Catanzaro, ritardi nelle vaccinazioni: un comitato presenta esposto in procura

Gli attivisti: «L’intento non è quello di una semplice caccia ai colpevoli, ma innanzitutto di salvaguardare e garantire il diritto di tutti correggendo il comportamento della classe politica e burocratica della Calabria»

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di T. B.
12 marzo 2021
14:11

Sta per approdare in Procura l’anomala situazione vaccinale in Calabria e in particolare nella provincia di Catanzaro. Il comitato “Il vaccino è di tutti?” ha, infatti, dato mandato ad uno studio legale per presentare un esposto nel quale «chiedere chiarezza sulla esistenza di un piano vaccinale, chiederemo se fino ad oggi si è seguito un criterio oggettivo ed equo, chiederemo l'anagrafe dei vaccinati al fine di verificare se i soliti furbi hanno “saltato la fila” a danno degli ultraottantenni e delle categorie fragili».

«L’intento  - spiega una nota - non è quello di una semplice caccia ai colpevoli, ma innanzitutto di salvaguardare e garantire il diritto di tutti al vaccino correggendo il comportamento della classe politica e burocratica della Calabria che persevera con comportamenti confusi e incurante di ogni legittima lamentela da parte dei cittadini deboli temendo forse soltanto le aule dei tribunali. Vorremmo far presente che non si tratta di non avere a diposizione le dosi di vaccino, ma di averli depositati nei frigoriferi in attesa di essere somministrati, e questo è un delitto, soprattutto in presenza di focolai pericolosi che si stanno attivando sia a Lamezia che a Catanzaro».


Nella prima riunione del comitato è stato nominato l’esecutivo composto da Francesco Grandinetti, Luigi Ciambrone, Maria Costanzo, Tiziana De Matteo, Mariella Del Re, Milena Liotta, Paolo Loreti, Francesco Mancuso, Maria Gabriella Marasco, Antonella Mascaro, Ivan Notarianni, Antonio Scali, Giovanni Sicilia, Michela Sirianni, Tonino Sirianni. Il comitato promotore  - specifica una nota - «non ha alcun intento politico, non ha presidenti, ma solo volontari che hanno a cuore le sorti delle categorie “deboli” (ultraottantenni e categorie fragili) che sono allo sbando, senza alcuna certezza sulla data di vaccinazione».

Giornalista
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