Civita il giorno dopo la strage del Raganello: dieci morti. Aperta un'inchiesta

Sale il bilancio delle vittime. La Procura di Castrovillari ha avviato le indagini contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d'atti d'ufficio.

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di Salvatore Bruno
21 agosto 2018
08:24

Ai primi chiarori dell’alba è iniziato il mesto trasporto delle vittime dalla palestra di Civita, dove le salme erano state temporaneamente collocate per consentirne il riconoscimento, fino all’ospedale di Castrovillari. Dieci morti il bilancio definitivo, undici feriti e ventitre le persone salvate. Una  è deceduta nella notte per un grave trauma toracico da schiacciamento. Tra le vittime due calabresi, Antonio De Rasis (in foto), 32 anni, guida di Cerchiara di Calabria e un uomo di Vaccarizzo Albanese. Ritrovata senza vita anche il corpo di una donna di Torre del Greco (Napoli). Lo ha reso noto il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba che ha avuto volta avuto conferma dal fratello della vittima. Il marito della vittima e i suoi due figli sono riusciti a salvarsi e sono ricoverati in ospedale.


Nelle gole del Raganello si è lavorato senza sosta alla ricerca dei dispersi. Cinque persone mancano ancora all’appello. Sono giunte unità di supporto anche da Bari, Potenza e Reggio Calabria, uomini specializzati nei soccorsi fluviali. Il canyon è stato scandagliato palmo a palmo senza risultato sotto la luce delle fotoelettriche. Poco dopo le 5,30 si è alzato in volo anche un elicottero. La zona è battuta fino alla foce del torrente. Si teme che la furia della piena possa aver trascinato alcuni degli escursionisti verso il mare. È stata infatti allertata anche la capitaneria di porto. Le vittime sono state tutte identificate ma la Prefettura di Cosenza non ha ancora diramato le loro generalità. Certamente vi sono due adolescenti. Vi è inoltre Antonio De Rasis, la guida originaria di Cerchiara di Calabria. Da Taranto prima delle 7,00 è giunta una coppia di genitori allertata nella notte dai carabinieri: hanno perso entrambi i figli. Nelle gole del Raganello ha trovato la morte anche una coppia di Napoli, in vacanza a Calopezzati. Era in compagnia di un’amica, anche lei deceduta. La loro auto è rimasta parcheggiata sulla piazza, dove l’avevano lasciata ieri pomeriggio prima di incamminarsi verso l’area turistica. Il figlio della coppia partenopea è in ospedale, all’Annunziata, qui si trovano ricoverate complessivamente cinque feriti. Gli altri sono stati accolti nell’ospedale di Castrovillari ed in quello di Rossano. Inoltre, secondo quanto si è appreso, tra i feriti c’è anche un bambino di cinque anni trasferito nella notte al policlinico Gemelli di Roma.

Aperta inchiesta

Intanto la Procura della Repubblica di Castrovillari ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d'atti d'ufficio. Lo ha riferito il procuratore Eugenio Facciolla. Al momento non è stata disposta l'autopsia sui corpi delle vittime. «Il primo pensiero - ha detto Facciolla – è salvare più gente possibile e poi identificare le vittime. Nel pomeriggio valuteremo». Disposta anche l’autopsia sui corpi che comunque, presentano i traumi tipici del trascinamento in acqua.

La lista ufficiosa delle vittime

Provengono da 5 regioni i 10 corpi recuperati dopo l'alluvione nella zona delle Gole del Raganello. Ecco l'elenco ufficioso delle vittime. Paola Romagnoli, Bergamo, 1963, ricercatrice universitaria.  Antonio de Rasis, 1986, Trebisacce (Cosenza), Gianfranco Fumarola, 1975, Martina Franca (Taranto), Maria Immacolata Marrazzo, 1975, Ercolano (Napoli), Carmela Tammaro, 1977, Napoli, Antonio Santopaolo, 1974, Napoli, Miriam Mezzolla, 1991, Taranto, Carlo Maurici, 1983, Roma, Valentina Venditti, 1984, Roma, Claudia Giampietro, 1987, Conversano (Bari). 

 

Intervista a Carlo Tansi, capo della Protezione civile Calabria:

Giornalista
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