Buonvicino, proteste per le classi accorpate: gli alunni non entrano a scuola

La pluriclasse avrebbe riunito gli studenti della seconda e terza elementare del plesso scolastico di località Vizioso. Ma i numeri non consentirebbero il rispetto delle misure anticovid

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di Francesca  Lagatta
28 settembre 2020
12:30
Buonvicino
Buonvicino

La comunità di Buonvicino nelle ultime settimane è al centro delle cronache per l'esistenza di un focolaio con un numero importante di contagi, uno dei quali addirittura sfociato in decesso. Nonostante ciò la sindaca Angelina Barbiero ha deciso comunque di dare inizio alle attività scolastiche e provare a respirare aria di normalità. Ma questa mattina, all'ingresso della scuola elementare di località Vizioso, alcuni genitori hanno inscenato una protesta negando l'ingresso nelle aule ai loro figli.

Il motivo sarebbero l'inosservanza delle regole si sicurezza anticovd e la mancata fornitura dei dispositivi di sicurezza individuali. Così si legge in una lettera inviata all'indirizzo dell'Urs, ufficio regionale scolastico di Catanzaro, agli uffici Atp di Cosenza, al dirigente scolastico dell'isitituto comprensivo statale di Diamante e per conoscenza alla sindaca di Buonvicino.

Le richieste dei genitori

La lettera sottoscritta dai genitori è una espressa richiesta di sdoppiamento delle pluriclassi del suddetto plesso scolastico «in deroga al numero minimo e massimo di alunni per classi (ai sensi della legge 77 del 17 luglio 2020 di conversione del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 e succ.ve circolari ministeriali)». Stando a quanto si legge nel documento nell'organico di diritto nel plesso di Buonvicino (Cosenza) è stata riconosciuta una pluriclasse formata da 9 alunni della seconda (più un alunno diversamente abile con rapporto 1/1) e 10 alunni della terza, risultando complessivamente 19 unità.


«Niente classi pollaio»

«Con la formazione di una classe singola e la suddivisione della pluriclasse proposta nella presente - specificano i genitori nella missiva -, si raggiungerebbe un pieno rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, sia per motivi logistici (ossia di spazio adeguato) sia per motivi prettamente didattici». Alla luce di ciò chiedono alle istituzioni, ognuno per le proprie competenze, «di autorizzare la formazione di due classe singole secondo il seguente schema: seconda classe, 9 alunni tra cui un diversamente abile con rapporto 1/1; terza classe: 10 alunni».

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