Commissione antimafia a Catanzaro, Gratteri: «Rinascita da novembre in Calabria»

VIDEO | Il procuratore di Catanzaro ha chiesto anche una modifica normativa per i tribunali distrettuali: «Costituire collegi specializzati nei reati della criminalità organizzata» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
28 settembre 2020
21:30

Strappa un aumento della pianta organica per la Procura di Catanzaro, il capo della direzione distrettuale antimafia, Nicola Gratteri, audito dalla commissione parlamentare antimafia insediata in mattinata a Palazzo di Governo.

Nuovi innesti negli uffici giudiziari

Al termine dell'audizione il magistrato ha chiarito che «ci sarà la possibilità di aumentare la pianta organica della Procura di Catanzaro implementandola di due unità. Questi innesti consentiranno di rafforzare gli uffici della Dda e della procura ordinaria, potenziando le indagini sulle quattro province». Anche per il Tribunale e la Corte d'Appello, ha precisato ancora il procuratore, saranno garantiti altrettante immissioni in organico.


I Tribunali distrettuali

Nicola Gratteri al termine dell'audizione ha inoltre aggiunto di aver chiesto alla commissione una modifica normativa: «Così come esiste la procura distrettuale, vorremmo creare collegi di magistrati specializzati nei reati di criminalità organizzata nei tribunali. Ciò consentirà di ottenere anche notevoli risparmi economici se si pensa che ogni giorni i pubblici ministeri, con auto, autisti e tutele, si spostano per sostenere i dibattimenti nei tribunali circondariali». 

Criminalità emergenza nazionale

Rispetto alle affermazioni mattutine rilasciate dal presidente della commissione Nicola Morra che aveva invocato per la Calabria un'attenzione nazionale sul contrasto dei fenomeni criminali, Gratteri ha chiarito: «L'approccio emergenziale è perdente. Al contrario io realizzerei uno studio sistematico perché esiste una ricetta per il contrasti del fenomeno su tutto il territorio nazionale e non per un solo territorio. Ci sono anche moltre altre aree d'Italia in cui vi è una presenza pervasiva delle mafie e, quindi, anche per quei territori bisognerebbe parlare di emergenza».

Rinascita tornerà in Calabria

Infine, il capo della Dda ha garantito che a novembre il maxiprocesso scaturito dall'inchiesta Rinascita-Scott che si sta celebrando nell'aula bunker del carcere romano di Rebibbia tornerà in Calabria: «Oggi pomeriggio ho effettuato un sopralluogo a Lamezia Terme. I lavori stanno procedendo e realisticamente intorno al 10 novembre potremmo continuare il processo a Lamezia Terme».

Giornalista
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