Refezione scolastica

Corigliano Rossano, Comune rescinde il contratto ma la società continua a operare «senza pagare i dipendenti»

La denuncia di Cgil e Uil che annunciano azioni di protesta: «Allarmante l’assenza di prospettiva dell’ente che non riesce a fare passi avanti»

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di Matteo Lauria
4 marzo 2022
09:39
Luciano Campilongo (Uil)
Luciano Campilongo (Uil)

Nonostante la rescissione del contratto operata dal Comune di Corigliano Rossano nei confronti della società (Siarc) che si occupa della refezione scolastica, la stessa continua a operare indisturbata. A denunciare una situazione divenuta «ingestibile» Andrea Ferrone, segretario generale Filcams Cgil Pollino Sibaritide Tirreno e Luciano Campilongo, segretario Uil, i quali preannunziano a partire dai prossimi giorni azioni di protesta.

«Ai mancati pagamenti delle maestranze (praticamente tutti part time e monoreddito), dallo scorso mese di novembre si è aggiunta lo stallo assoluto da parte del comune; a 20 giorni dalla rescissione del contratto con Siarc, l’ente paradossalmente continua - di fatto - a delegare alla medesima azienda la gestione del servizio».


«Non passa giorno che non venga segnalato un problema legato al ritardo nella consegna dei pasti alle scuole, alla mancanza di attrezzature e mezzi, a molte e varie altre carenze». Le parti sociali inoltre rilevano come si siano rivelati vani i «tentativi di richiesta di intervento rivolte alle istituzioni».

Nelle ultime ore un'ulteriore missiva è stata trasmessa in Prefettura e al sindaco. In uno degli ultimi incontri tenuti in sede prefettizia «la Siarc aveva preso formale impegno (disattesa per quasi tutti i lavoratori) di pagare la mensilità di dicembre. Allarmante l’assenza di prospettiva dell’ente appaltante che, a quanto è dato sapere, non riesce a fare passi avanti».

Giornalista
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