Nella tarda serata di ieri un vasto incendio ha interessato il tratto costiero tra le località Gammicella e Galderati, nella fascia urbana di Corigliano-Rossano. Le fiamme, alimentate da sterpaglia e vegetazione secca, si sono sviluppate in un’area a ridosso della litoranea, non distante da zone abitate e da terreni destinati a nuove edificazioni.
Il rogo, apparso inizialmente circoscritto, si è allargato nel giro di poco tempo, attirando l’attenzione di residenti e automobilisti. A generare maggiore allarme è stato un video diffuso rapidamente sui social, dove si notavano lingue di fuoco alte e fumo denso. In molti, anche a distanza, hanno creduto si trattasse di un evento più grave di quanto poi accertato.

La preoccupazione si è intensificata per la prossimità delle fiamme ad alcune abitazioni e all’area di espansione urbana. Sul posto, sebbene impegnati in altri interventi nel territorio, sono giunti i vigili del fuoco del distaccamento di Corigliano-Rossano con due mezzi. L’intervento è stato rapido ed efficace: in breve tempo sono riusciti a spegnere il fronte attivo e a mettere in sicurezza l’area.

Non risultano danni a persone o strutture. Tuttavia l’episodio riporta l’attenzione sulle criticità legate alla presenza incontrollata di sterpaglia e vegetazione incolta, in una stagione particolarmente esposta al rischio incendi. L’origine del rogo resta da accertare, ma non si esclude l’ipotesi dolosa o quella legata a imprudenze.

«Abbiamo visto il fumo salire rapidamente e ci siamo preoccupati» racconta un residente. «Da lontano sembrava stesse bruciando qualcosa di ben più serio». In effetti, dalle prime immagini circolate, il fuoco sembrava avvicinarsi pericolosamente ad alcune case.

Le operazioni di bonifica si sono protratte per circa un’ora. In zona è stata segnalata anche la presenza di diversi curiosi, accorsi attratti dalla visibilità delle fiamme. Nessun ferito, ma tanta tensione in quei minuti.

L’episodio conferma ancora una volta l’importanza della prevenzione sul territorio, della manutenzione del verde e del monitoraggio costante delle aree esposte a rischio, specie lungo il tratto costiero densamente frequentato nel periodo estivo.