Cosenza, pressione insostenibile sull'ospedale: un altro reparto destinato ai malati Covid
VIDEO | All'Annunziata si lavora per l'allestimento di venti posti nella medicina Valentini per accogliere i pazienti con coronavirus sintomatici. Aggressione inaccettabile nel plesso di malattie infettive, ma nessun cenno di solidarietà è giunto dalle istituzioni per i medici braccati da un gruppo di facinorosi (ASCOLTA L'AUDIO)
Il contagio da coronavirus in provincia di Cosenza sta assumendo proporzioni drammatiche.
Contagi diffusi
L'ultimo bollettino fa registrare una crescita dei nuovi positivi di 262 unità, pari al 24,3 percento dei tamponi effettuati. Ed anche un aumento dei soggetti sintomatici bisognosi di cure ospedaliere e quindi di un letto nell'Hub del capoluogo o nei presidi territoriali allestiti tra Rogliano, Cetraro, Acri e Rossano. Ma i posti sono insufficienti e ben 31 persone sono state sbarcate tra Catanzaro e Reggio Calabria o addirittura fuori regione.
Venti posti alla Valentini
Per alleggerire la pressione sul pronto soccorso ed offrire agli ammalati risposte tempestive ed efficaci, all'Annunziata si è deciso di riconvertire a reparto Covid la medicina Valentini, al quarto piano dello stabilimento di Via Migliori. Una soluzione già sperimentata nel novembre scorso al culmine della seconda ondata. Si spera che il provvedimento possa essere temporaneo, auspicando che l'ingresso in zona rossa induca ad una maggiore prudenza e ad una più stretta osservanza delle regole, così da superare questo nuovo picco di contagi, mai così diffusi nell'area nord della regione.
Carenza di personale
Le prime postazioni sono già state rese funzionali, per le altre bisognerà attendere qualche giorno anche perché non c'è personale sufficiente e si rischia di lasciare sguarniti altri reparti ugualmente indispensabili.
Aggressione inaccettabile
Intanto sulle cronache tiene banco l'inaccettabile aggressione subita dai medici del reparto di malattie infettive, assediati da un manipolo di facinorosi. Per dare sfogo al dolore causato dalla perdita di un congiunto, ricoverato con coronavirus in condizioni gravissime, il gruppetto ha assaltato gli ambulatori posti al piano terra del plesso situato lungo Viale della Repubblica, causando ingenti danni. Ma al momento nessuna manifestazione di indignazione o solidarietà si registra dai settori istituzionali.