Il caso

Covid: a Reggio Calabria mamma contagiata partorisce, positivo anche il bimbo. Il Gom: «Evento rarissimo»

VIDEO | Parto cesareo d'urgenza per la donna a causa di complicanze non dovute però al virus. Il piccolo è in isolamento ma non ha sintomi gravi. La madre, non ancora vaccinata, dopo le cure in terapia intensiva è tornata in reparto (ASCOLTA L'AUDIO)

di Elisa Barresi
24 agosto 2021
11:44

Un'emergenza, la sala operatoria e poi subito la terapia intensiva Covid. Questo è quello che è accaduto al Gom di Reggio Calabria dove una donna positiva al Covid è stata operata d'urgenza per una sindrome simil gestotica che ha compromesso la gravidanza. Solo 32 settimane e un parto cesareo. Evenienza questa che non poteva fare pensare a quello che, solo dopo i tamponi effettuati sul neonato, è stato verificato: il bimbo nonostante l'interruzione prematura della gravidanza è positivo al Covid. Si tratta di una rarissima forma di trasmissione verticale del virus che solitamente non avviene in gravidanza, soprattutto se questa viene interrotta prematuramente.

L’emergenza è stata gestita dall’equipe del Gom che ha dovuto mettere in sicurezza la madre, per la quale è stato necessario il ricovero nella terapia intensiva Covid per un problema era legato a disturbi coagulativi, e il bimbo che, dopo le opportune verifiche e i tamponi rettale e faringeo, è risultato positivo anche se senza sintomi gravi. Il bimbo, nato prematuro è al momento in cura presso il reparto di neonatologia in fase di isolamento. «Questo è un evento rarissimo – ci spiega la dottoressa Giovanna Fontanelli del reparto che si sta prendendo cura del bimbo – un raro caso di trasmissione verticale del virus poiché sono insoliti i contagi madre figlio in fase di gestazione, soprattutto se la gravidanza viene interrotta prematuramente con un parto cesareo. Il bambino si è stabilizzato, ha avuto necessità di essere intubato ma per la prematurità non per il Covid. Il decorso clinico è andato bene senza richiedere cure particolari. Adesso è fuori pericolo ma ancora positivo».


La madre, che non aveva ancora effettuato il vaccino in quanto al momento non indicato per le donne in gravidanza, dopo le cure in terapie intensiva è tornata in ostetricia, adesso sta bene ma dovrà attendere la negativizzazione prima di poter vedere il suo bimbo.Un caso, quello della trasmissione verticale, che è rarissima nei neonati, che rende ancora una volta esplicita la pericolosità di un virus che muta e si adatta. Proprio per questo i medici del Gom continuano ad appellarsi alla cittadinanza affinché tutti si vaccinino bloccando trasmissione e mutazione di un virus che, senza dubbio, ha radicalmente cambiato la vita di tutti. 

Giornalista
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