Covid, a Reggio impossibile prenotare il vaccino per i residenti stranieri: «Per il sistema non esisto»

Tetyana é una donna ucraina che vive e lavora in Calabria da 20 anni ma nonostante tutti i documenti siano in regola non riesce ad accedere sulla piattaforma e vaccinarsi (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Elisa Barresi
4 giugno 2021
07:25

«Vivo e lavoro a Reggio Calabria da oltre 20 anni. Pago regolarmente le tasse e i contributi eppure il sistema di prenotazione dei vaccini non mi riconosce e l’Asp non riesce a darmi risposte rimpallandomi da settimane. Io lavoro con gli anziani e così stanno mettendo a rischio loro e me senza riuscire a dare una reale motivazione».

Stranieri regolari bannati dal sistema

Questo è l’ennesimo grido d’aiuto che abbiamo raccolto dai tanti stranieri che pur essendo regolarmente residenti a Reggio Calabria, con documenti e lavoro in regola, sono invisibili per il sistema di prenotazione che, di fatto li esclude dai vaccini. Tetyana Protosenko è una donna ucraina che dal 17 maggio, data in cui è stata aperta la vaccinazione agli over 40, fascia in cui lei rientra, sta tentando invano di prenotare la sua dose ma, nonostante abbia segnalato di avere anche patologie e si sia rivolta più volte agli uffici dell’Asp, non ha trovato una risposta alla sua domanda: «Se pago regolarmente le tasse come fate a non riconoscere il mio codice fiscale?».


Domande senza risposte

Domanda lecita che Tetyana ha posto anche all’agenzia delle entrate per comprendere se ci fosse qualcosa che non andasse. Ma nulla, è tutto in regola. A quanto pare, però, il sistema mostra una falla nel riconoscimento delle tessere sanitarie “provvisorie” quelle che i cittadini stranieri hanno regolarmente e che vengono aggiornate annualmente. Ma anche dopo l’aggiornamento per la donna non è cambiato nulla. Il sistema la blocca e dall’Asp la invitano, addirittura, a tornare ad ottobre.

«Io lavoro con gli anziani non posso aspettare ottobre. Sono settimane che provo ad avere una risposta ma così rischio di ammalarmi io o far ammalare gli anziani che accudisco». Una situazione che, qualora si verificasse, dovrebbe a quel punto dare delle spiegazioni non solo a Tetyana e a tutti gli stranieri residenti regolarmente che pagano le tasse in Calabria vedendosi privare di un diritto, ma anche agli anziani e alle rispettive famiglie, costrette a a fare i conti con un sistema che, nonostante gli sforzi ancora fatica stare dietro alle esigenze dei cittadini che, fortunatamente, non vedono l’ora di mettersi in sicurezza.

«Io ho atteso pazientemente il mio turno – ci spiega Tetyana – ma come ho il dovere di pagare le tasse perché non ho anche io come gli altri il diritto di ricevere il vaccino?». Bella domanda, fatta a tanti uffici senza avere risposta.

 

 

Giornalista
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