Escalation criminale

Telecamere di videosorveglianza divelte a Cetraro, il sindaco rilancia il suo appello: «Aprire la caserma dei carabinieri»

VIDEO | Il primo cittadino Cennamo aveva già chiesto che si accelerasse l'iter all'indomani dell'omicidio Cataldo nel novembre scorso. E intanto cresce l’allarme sociale relativo anche situazioni di disagio che potrebbero alimentare la delinquenza

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di Francesco Frangella
20 gennaio 2024
17:35

«Stiamo chiedendo a gran voce l'apertura della caserma (nello specifico una Tenenza, ndr) dei carabinieri, costruita a Cetraro da tanti anni. Non si capisce il perché non si vuole aprire questo presidio importante in una città difficile come quella di Cetraro. Noi chiediamo con forza al ministro, si apra questa caserma perché deve essere un esempio». Pronunciate all’indomani dell’omicidio di Alessandro Cataldo, che dallo scorso novembre ha fatto ripiombare la comunità di Cetraro indietro nel tempo di quasi quarant’anni, le parole del sindaco Ermanno Cennamo, volte a sollecitare l’iter per dotare la città della tenenza dei Carabinieri, a tutt’oggi sembrano essere cadute nel vuoto, malgrado l’edificio per ospitare i militari sia già bell’e pronto sul lungomare da ben 11 anni, e nonostante l’escalation di atti criminali che, con costanza, hanno preso ad interessare il territorio.

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L’ultimo allarme è scattato qualche sera fa, quando ignoti si sono accaniti contro le telecamere di videosorveglianza installate in paese, divelte dai pali di undici postazioni utili a tenere sotto controllo le vie principali del borgo arroccato alle pendici di monte Serra, nonché la strada su cui affaccia l’istituto superiore della marina. Zone frequentate dalle giovani generazioni, aspetto che rende ancor più inquietante il quadro entro il quale la comunità seguita a dar corso alla propria vita.


«È indispensabile che questa caserma venga aperta – ha ribadito anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune tirrenico, Barbara Falbo - perché ci servono un numero elevato di forze dell'ordine, ne abbiamo diritto. Lo dico da politica, ma lo voglio dire anche da mamma, perché da mamma io devo essere sicura che quando mio figlio il pomeriggio esce, non ci sia nulla a metterne in pericolo l'incolumità».

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Oltre al presidio da consegnare ai carabinieri, da considerare ci sono anche tante situazioni di disagio sociale, spesso collegate all’aumento della criminalità, un ambito sul quale sono necessari interventi costanti e mirati. «In accordo col sindaco e l'intera amministrazione comunale - ha ribadito ancora la Falbo - stiamo cercando di mettere in campo alcune azioni, insieme anche all'ambito di Paola, per fare un progetto mirato a contenere la povertà educativa, perché è fondamentale avvicinare i giovani, avvicinarli alle istituzioni ed avere fiducia comunque nel ruolo che riveste oggi un amministratore».

«Questa è la nuova caserma - ha proseguito la delegata dell’esecutivo Cennamo, indicando l’edificio alle sue spalle - che dovrebbe sorgere qui (sul lungomare cittadino, ndr), ed è importante e fondamentale avere l'aumento delle forze dell'ordine in questa città, per dare più speranza e migliorare le situazioni che si stanno creando oggi. Noi (il comune di Cetraro, ndr) abbiamo una convenzione con la Prefettura di Cosenza, nella trasparenza e nella legalità. Bisogna avere fiducia nelle istituzioni e bisogna anche capire che è venuto il momento che ognuno di noi si assuma la responsabilità e dia comunque quella risposta certa che ogni cittadino ha diritto di avere».

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