Esplosione in cascina, confessa il proprietario. Fermato per attentato e frode all'assicurazione

Si tratta di Giovanni Vincenti, intestatario dell’immobile sito a Quargnento, nell'Allessandrino. Indagata anche la moglie. Nella deflagrazione, avvenuta nella notte tra il 4 e 5 novembre, morirono tre pompieri. L'uomo è stato ascoltato per ore in caserma

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9 novembre 2019
07:30
Esplosione cascina nell’Alessandrino
Esplosione cascina nell’Alessandrino

Ha confessato Giovanni Vincenti, il proprietario della cascina esplosa di Quargnento (Alessandria). Era stato fermato nella notte, per attentato e frode all'assicurazione, al termine di un lungo interrogatorio nella caserma dei carabinieri nell'ambito delle indagini per la morte dei tre vigili del fuoco. Indagata a piede libero la moglie Antonella Patrucco, in concorso. Nella conferenza stampa in corso ad Alessandria, si stanno snocciolando i particolari della svolta sulla tragedia di lunedì. Esclusa  la volontà di uccidere, l’uomo voleva solo danneggiare l’immobile. Gli è stato contestato l’omicidio plurimo perché non ha avvertito i soccorritori della presenza delle cinque bombole di gas.

Indagini serrate

La attività a poche ore dai funerali solenni di Antonino, Marco e Matteo nella cattedrale dei Santi Pietro e Marco di Alessandria, alla presenza tra gli altri del premier Giuseppe Conte, del presidente della Camera Roberto Fico e del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.  Le indagini hanno portato in pochi giorni ad un primo risultato grazie alle attività "serrate e articolate" dei carabinieri, agli ordini del colonnello Michele Angelo Lorusso. Numerosi gli accertamenti tecnici e gli interrogatori, tra cui nelle ultime ore quello di Giovanni Vincenti.


 

Proprietario dell'immobile in caserma

L'uomo, che gli inquirenti avevano già ascoltato più di una volta, ha risposto per diverse ore alle nuove domande degli investigatori. «Non ho informazioni da dare, gli inquirenti stanno facendo accertamenti», aveva riferito il figlio di Vincenti, Stefano, contattato al telefono. In caserma anche un avvocato, Laura Mazzolini del foro di Alessandria, e due donne. Davanti al Comando provinciale, nel cuore della notte, anche alcuni cittadini che, saputo dell'interrogatorio, hanno raggiunto gli uffici dell'Arma. La notizia del fermo di polizia giudiziaria è arrivata alle 2.29 con un comunicato di dieci righe che rimanda alle 9 i dettagli dell'operazione. Poco dopo anche Vincenti ha lasciato la caserma con altre due persone, a bordo di un'Alfa Romeo Giulietta di colore grigio. 

 

 

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