Falsi tamponi a domicilio nella Locride: «È una truffa, non aprite». La Prociv: «Non siamo noi»
Una donna si sarebbe spacciata come volontaria di Protezione Civile per effettuare a pagamento i test di verifica della positività al Covid porta a porta in alcuni comuni della zona

Nelle scorse ore sono giunte una serie di segnalazioni alle forze dell'ordine di una presunta infermiera che dichiara di lavorare per la Protezione Civile e di effettuare tamponi a domicilio a pagamento, il tutto lascia presuppore che la donna abbia messo in atto una truffa. L’accaduto è stato sollevato dall’assessore alle Politiche Sociali del comune di Locri e pare che episodi del genere si siano verificati anche nel territorio di Ardore e Bovalino.
Il direttore generale del Dipartimento di Protezione Civile regionale, Fortunato Varone, tiene a precisare che «tutto l’operato delle associazioni di Protezione Civile viene svolto a titolo gratuito e, in ogni caso, sono in corso gli accertamenti dei fatti denunciati che ledono l’immagine della Protezione Civile impegnata con passione e spirito di abnegazione sul territorio».
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