Fase 2, si riparte ma non in tutto: ecco cosa non si può ancora fare

Dai pranzi in comitiva ai centri benessere, passando per cinema, accessi alle spiagge e viaggi all'estero: le limitazioni ancora esistenti per contenere i contagi 

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di Redazione
19 maggio 2020
11:29

Un primo ritorno alla normalità quello assaporato nelle scorse ore da Nord a Sud. Le limitazioni continueranno comunque ad esserci come la necessità  di indossare le mascherine in moltissime occasioni, e la misurazione delle febbre. Una linea guida di quanto, per il momento, ancora non è possibile fare è stata stilata dall'ansa. 

Sì agli spettacoli all’aperto ma al cinema in mascherina

Dal 15 giugno si potrà tornare a teatro, nelle sale da concerto, al cinema ma i posti a sedere saranno preassegnati e distanziati, con almeno un metro fra uno spettatore e l'altro. E se saranno all'aperto non potranno parteciparvi più di 1000 persone. La soglia scende a 200 persone per gli spettacoli al chiuso, per singola sala. Le regioni possono stabilire una diversa data in relazione al contagio. Resta il divieto quando ci sia assembramento e per sale da ballo e discoteche. Bisognerà indossare la mascherina e addio ai pop corn e alle bibite.


Viaggi all’estero

Dal 3 giugno sparisce ogni limitazione - e non c'è più quarantena - per gli spostamenti all'estero verso gli Stati dell'Unione europea e dell'area Schengen, la Gran Bretagna, Andorra e il Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano. Restano vietati gli spostamenti per altri Paesi, «salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute. Resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».

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Sì alle seconde case solo nella propria regione

il prossimo weekend si potrà andare al mare o in campagna ma se si resta nella propria Regione. Per spostarsi di più occorre attendere il 3 giugno.

 

Niente cortei

Tutti i cortei restano vietati a data da destinarsi. Sì alle manifestazioni pubbliche ma soltanto in forma statica e a patto che siano osservate le distanze sociali prescritte.

In piscina

Dal 25 maggio potranno riaprire anche le piscine, ma le Regioni potranno anticipare o posticipare le aperture. Obbligatorio disinfettare sdraio, lettini e ombrelloni ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, la possibilità di misurare la temperatura a tutti. In vasca la 'densità di affollamento' non dovrà superare i «7 mq di superficie a persona». Stesso spazio deve essere garantito nelle aree solarium.

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Niente centri benessere

Anche se con la lista di attesa si potrà tornare dal parrucchiere mentre i centri benessere restano chiusi. Idem per i centri termali (con l'eccezione delle attività che rientrano nei livelli essenziali di assistenza), quelli culturali e sociali.

I centri estivi

Fino a metà giugno sì ad attività organizzate con i bambini e gli adolescenti e dal 15/6 via libera anche ai centri estivi. Meglio se all'aperto ma saranno consentiti anche quelli al chiuso. Rigide le regole di sicurezza: arrivi e uscite scaglionati, triage con le famiglie, lavaggi delle mani frequenti.

In spiaggia

Quest'estate si torna al mare ma a patto che fra gli ombrelloni ci siano almeno 10 metri quadrati e che i lettini siano disinfettati. Niente assembramenti per chi ama le spiagge libere e niente sport di gruppo.

Niente comitive al ristorante

Mantenendo tutte le cautele sarà possibile prendere un caffè al bar e andare a mangiare una pizza. Ma niente comitive: i nuovi parametri che prevedono spazi fra i tavoli consentono di andare a mangiare fuori solo in piccoli gruppi.

Alberghi e b&b

Per alberghi e b&b: anche in questo caso valgono le regole generali con attenzione al distanziamento interpersonale di almeno un metro in tutte le aree comuni. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina, mentre il personale dipendente è tenuto all'utilizzo della mascherina sempre quando in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro. Ogni oggetto fornito in uso dalla struttura all'ospite, dovrà essere disinfettato prima e dopo di ogni utilizzo. Aerazione dei locali e attenzione agli impianti di ventilazione.

Riaprono i negozi

Ripartono anche i negozi: piccoli o grandi, di scarpe e vestiti anche outlet. Da domani riaprono gli esercizi commerciali, al dettaglio ma anche i centri commerciali, gli ipermercati e gli outlet. Sotto i 40 metri quadrati potrà però entrare un cliente alla volta, in quelli più grandi bisogna mantenere un metro di distanza e indossare le mascherine. In caso di vendita di abbigliamento dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente per scegliere in autonomia, toccandola, la merce.

Come accedere nei musei e uffici

Nei musei e nelle biblioteche accessi programmati, visitatori devono sempre indossare la mascherina, ricambio d'aria e disinfezione.

Per gli uffici: prenotazioni, distanza, barriere, igiene delle mani, pulizia e ricambio d'aria, sia per quelli pubblici e privati.

I trasporti

Per i trasporti, sì a mascherine, distanziamenti e entrate e uscite separate. I mezzi verranno disinfettati e a disposizione degli utenti ci saranno i dispenser.

In moschea dal 25 maggio

Firmati i protocolli con le varie religioni. Si torna a messa, sempre mantenendo la distanza e con la mascherina così come nelle sinagoghe. Le moschee riapriranno però dal 25 maggio e ognuno dovrà portarsi il tappetino da casa e compiere le abluzioni previste al proprio domicilio.

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