Le fogne della Regione sversate nella valle del Corace, gli atti finiscono in Procura

Da oltre un anno parte delle acque reflue provenienti dalla Cittadella regionale non vengono più canalizzate verso il depuratore. Sul caso sono state avviate attività d'indagine da parte dei carabinieri del Noe

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22 febbraio 2019
06:50

La bomba ecologica causata dallo sversamento di liquidi fognari nella valle del Corace è finita all'attenzione della Procura della Repubblica di Catanzaro. Da oltre un anno parte delle acque reflue provenienti dalla Cittadella regionale e dai caseggiati presenti nell'area di Germaneto non vengono più canalizzate verso il depuratore ma sono disperse nelle campagne circostanti. Ciò accade da quando il furto del gruppo elettrogeno, che alimentava l'impianto di sollevamento, ha messo fuori uso il sistema di collettamento dei liquidi fognari. Da allora le acque nere non vengono più trattate attraverso il depuratore ma sversate nel fiume Corace. Per diversi mesi si sono susseguite le attività d'indagine dei carabinieri del Noe attraverso sopralluoghi nell'area e il campionamento dei liquidi. Il corposo fascicolo è adesso stato trasmesso alla Procura che dovrà accertare eventuali responsabilità per l'inquinamento creato nella valle del Corace. 

 


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