L’intesa

Rinnovato l’accordo tra Regione Calabria e Guardia di finanza per proteggere i fondi Ue da ’ndrangheta e frodi

VIDEO | A sottoscrivere l'intesa il comandante regionale D'Alfonso e il governatore Occhiuto, che ha sottolineato: «Così vogliamo anche convincere imprese nazionali e multinazionali a superare i pregiudizi e investire qui»

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di Nico De Luca
22 maggio 2024
13:21

A Catanzaro, nella Caserma "Laganà" sede del Comando regionale della Guardia di finanza, è stato rinnovato il protocollo tra le Fiamme gialle calabresi e la Regione, che mira a potenziare il coordinamento dei controlli e lo scambio di informazioni per la vigilanza sulle operazioni finanziate attraverso fondi strutturali e di investimento europei.

«Tutte queste attività - ha detto ai giornalisti il generale Pierluigi D'Alfonso, comandante regionale della Guardia di finanza - sono fondamentali per fare controlli preventivi, cioè evitare che questi fondi siano gestiti da soggetti anche in odore di criminalità organizzata. Tanto per dare qualche numero, la Guardia di finanza fino ad oggi, in materia appunto di spesa pubblica, ha effettuato 100 controlli, ha individuato circa 250 milioni di euro gestiti in maniera non corretta, denunciato 100 soggetti e ottenuto appunto la sospensione di circa 23 milioni di fondi comunitari che non erano stati gestiti in maniera corretta».


Nel settennato 2021-2027, le risorse che arriveranno tramite i cinque fondi strutturali previsti dallo sviluppo armonico dell'Unione saranno destinati ad aziende fornitori estranee a qualsiasi tentativo di truffa e ad infiltrazioni criminali. 

«Un accordo con cui diciamo ai bravi imprenditori che vogliono utilizzare risorse dell'Unione Europea - ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto -  che avranno il supporto di tutte le istituzioni della regione, della Guardia di finanza che li metterà nella condizione di lavorare serenamente anche nella scelta eventualmente dei subfornitori. Si ritiene che la Calabria sia una regione dove non si può investire in sicurezza. Allora, protocolli del genere servono a dire a queste imprese investite in Calabria, perché non siete sole, perché ci sono tutti i livelli allo stato impegnati a fare in modo che i vostri investimenti siano protetti, vigilati, garantiti».

«Il disciplinare aggiornato - spiega una nota della Regione Calabria -  introduce nuove modalità di collaborazione e scambio informativo, finalizzate a migliorare l'efficacia dei controlli sui finanziamenti dell'Unione Europea. In particolare, sono state adottate procedure rafforzate per i programmi operativi FSE plus, FESR, FEAGA e FEASR 2021/2027 per il recupero di somme indebitamente percepite e per garantire una comunicazione tempestiva alla Commissione Europea di eventuali irregolarità. Il rinnovato accordo protocollare permetterà di implementare ancor più efficacemente il flusso informativo esistente, consentendo di concentrare maggiormente l’attenzione operativa verso le forme più gravi di irregolarità e soprattutto nei confronti di quei soggetti economici connotati da un alto grado di pericolosità economico-finanziaria, dando, altresì, concretezza all’azione preventiva e di contrasto che il Comando regionale Calabria della Guardia di Finanza - si fa rilevare - persegue per reprimere le frodi delle risorse finanziarie comunitarie con particolare attenzione a qualunque forma di ingerenza e condizionamento da parte della criminalità organizzata fortemente radicata nel contesto territoriale calabrese».

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