Battaglia di civilta’

Fu confiscato alla ’ndrangheta, ora l’ecomostro di Torre Melissa sarà demolito: «Simbolo di speranza»

VIDEO | Oggi il sopralluogo del presidente della Regione Occhiuto e dell'assessore Orsomarso. Al posto dell'immobile sorgerà un'area camper (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Redazione
30 maggio 2022
16:36

Sarà demolito l'ecomostro di Torre Melissa, nel Crotonese, sequestrato alla 'ndrangheta e ora simbolo di degrado e abbandono. Nella sala conferenze della Torre Aragonese di Torre Melissa, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, l’assessore regionale al Turismo, Fausto Orsomarso, e il sindaco di Melissa, Raffaele Falbo, hanno convocato una conferenza stampa durante la quale è stato illustrato il progetto, approvato e finanziato dalla Giunta della Regione Calabria, per l’abbattimento di Palazzo Mangeruca.

«Simbolo di speranza»

«La demolizione di questo ecomostro realizzato dalla criminalità organizzata è l'intervento più qualificante dell'Apq turismo con il Mise. È bello che un immobile costruito da quella criminalità che uccide lo sviluppo e i diritti, venga demolito e diventi simbolo di speranza per un territorio che punta al turismo». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, nel sopralluogo ad un ex mobilificio confiscato che sarà abbattuto per fare spazio ad un'area camper.


L'edificio di 6 piani - 6000 mq - si trova sulla statale 106, era stato confiscato nel 2012. Sul suo utilizzo ci sono stati diversi progetti finiti nel nulla. Nel 2020 è stato avviato l'iter condiviso tra Comune e Regione per la demolizione. Per questo, su proposta dell'assessore al turismo Fausto Orsomarso, la Regione ha inserito il progetto presentato dal Comune di Melissa tra i 12 interventi dell'Apq turismo finanziandolo con 700mila euro.

«Un bell'esempio di filiera istituzionale - ha detto Occhiuto - che dimostra come si passa dalle parole ai fatti. È stata un'intuizione di Orsomarso che ha trovato d'accordo tutta la Giunta. Spero che l'abbattimento sia più veloce possibile e che lo spazio sia restituito come spazio di civiltà e sviluppo dimostrando che le istituzioni vogliono cancellare la prepotenza anche urbanistica della criminalità organizzata. Non avete idea dello sforzo che devo fare per raccontare una Calabria ricca di opportunità e combattere il pregiudizio di una regione raccontata come ostaggio della 'ndrangheta e impossibilitata a essere protagonista del suo sviluppo». Il finanziamento non è esaustivo dell'intero costo del progetto (servirebbero altri 400mila euro), ma copre l'abbattimento.

«Non è solo una demolizione simbolica. È anche un’azione di sostanza, perché ci sono le risorse. Abbiamo dato al Comune - evidenzia il governatore - 700mila euro per l’abbattimento e per cominciare a fare un’area per i camper. Ma se anche fosse un’azione simbolica varrebbe la pena di farlo, perché io quotidianamente riscontro che la comunità nazionale ha un pregiudizio enorme nei confronti della Calabria. Crede che sia ostaggio della ‘ndrangheta e fa diventare la ‘ndrangheta un alibi per non sviluppare la Calabria. La ‘ndrangheta fa schifo, ho detto altre volte, ma si può sviluppare se ha istituzioni che vanno per la loro strada».

L'iter per la demolizione

Il testimone è raccolto dal sindaco Falbo che vede restituita alla comunità un’ampia area dominata da decine di ettari di vigneti: «Oggi con la Regione Calabria abbiamo dato inizio ad un percorso che sicuramente ci porterà alla demolizione di questo ecomostro che era un pugno nello stomaco e che soprattutto è collocato in uno spazio dove insistono decine di ettari di vigneti. Abbiamo concretizzato e avviato un percorso con la disponibilità della giunta regionale, ora siamo in attesa della sottoscrizione dell’Apq tra la Regione e il Mise e poi inizieremo a lavorare concretamente per far si che questo spazio possa ritornare nelle mani del comune, con caratteristiche diverse, e quindi investire in questa area riservata ad un turismo ecosostenibile, e soprattutto che ci dia la possibilità di dare una nuova struttura al comune di Melissa che punta molto sui temi del turismo».

«Giornata che rafforza il ruolo delle istituzioni»

L’assessore Orsomarso ha da parte sua sottolineato l’impegno del presidente e della giunta inquadrando l’intervento in un segmento turistico, quello ecosostenibile, su cui la Calabria vuole puntare forte: «Una goccia nel mare. Nel senso che mi diceva il sindaco con grande soddisfazione che più volte si era provato in passato, anche la Regione aveva preso impegni, ma noi siamo riusciti, abbiamo fatto velocemente, anche grazie alla volontà del presente, abbiamo approvato in giunta questi dodici interventi, e questo di Melissa è uno dei dodici interventi, che sono stati inviati al ministro e faranno parte di un Apq (Accordo di programma quadro) turismo».

Anche Orsomarso chiama ognuno alle proprie responsabilità: «Adesso noi abbiamo fatto la nostra parte, dipende dal ministro, ma credo che a giorni si possa arrivare a firmare e poi pure prendere le risorse direttamente dal Mise con questa scheda che è già pronta. Con l’abbattimento, in più, c'è anche questa opportunità offerta dal Pnrr che finanzierà in Italia tante Aree camper. Quindi penso che nei 700 mila euro con l’abbattimento e la ricostruzione, si possa fare l’area camper più bella del mondo, restituendo alla comunità questo territorio stupendo che dal nostro punto di vista è quello che può crescere molto di più in termini di Pil. Non bastiamo soltanto noi e il comune, servono imprenditori, imprese, e ce ne sono tante nel crotonese che fanno bene la propria parte, per cui è un inizio di una Calabria straordinaria che ritorna a splendere».

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