In troppi al funerale del suocero del boss, anche due positivi al Covid-19: denunciati

È accaduto a Brescello, in Emilia Romagna, alle esequie del congiunto di Francesco Grande Aracri, dell’omonima cosca di Cutro. A 15 persone è stato contestato di aver formato un assembramento, denuncia per epidemia colposa ai due contagiati

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di Redazione
19 aprile 2020
15:43

Erano presenti in quindici, tra i quali anche due positivi al Covid-19, per dare l’ultimo saluto a Paolo Pucci, 85 anni, suocero di Francesco Grande Aracri, fratello più anziano di Nicolino, boss della cosca di 'ndrangheta di Cutro. È accaduto nei primi giorni di aprile a Brescello, in provincia di Reggio Emilia, come riporta la 'Gazzetta di Reggio'.

 


Troppe persone che hanno preso parte alla benedizione funebre e alla tumulazione, a fronte della soglia di 10 prevista dal comune reggiano. Al cimitero, sono intervenuti i carabinieri che hanno identificato i partecipanti: il risultato dell'accertamento, reso noto nelle scorse ore, ha permesso di appurare che due persone - un uomo di 47 anni e una donna di 41, parenti del defunto - sono positive al Covid-19 e, per questo, sono state denunciate per epidemia colposa e inosservanza del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione. I militari, inoltre, hanno contestato anche la presenza degli altri partecipanti al funerale: 13 persone, dai 37 ai 74 anni, residenti nella Bassa, alle quali, assieme ai due denunciati, è stato contestato di aver formato un assembramento. Anche in questo caso è scattata la denuncia.

Il commento del M5s

Sulla vicenda - in una nota di commento all'articolo firmata, oggi, da Nicola Morra, presidente Commissione parlamentare antimafia, dall'europarlamentare Sabrina Pignedoli e dalle deputate Maria Edera Spadoni, e Stefania Ascari - si è espresso anche il Movimento 5 Stelle. «Nonostante lo scioglimento dell'amministrazione comunale precedente per rischio di condizionamento della criminalità organizzata, nonostante le operazioni Aemilia e Grimilde, quindici persone si sono riunite, contravvenendo al lockdown, per il funerale del suocero del boss Grande Aracri, per rendergli 'onore'». Si tratta, osservano gli esponenti pentastellati, di uno «schiaffo nei confronti di tutti quei cittadini che si sono trovati a non poter salutare i propri cari perché rispettosi delle regole e attenti alla salute pubblica. Doverosamente i carabinieri di Brescello - nonostante le forti tensioni del momento - hanno denunciato per epidemia colposa i due affetti da Covid e sanzionato i partecipanti, come previsto dalla legge». (ansa)

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