Guerra legale

Fusione ospedali Catanzaro, l’Umg valuta di affiancare il Comune nella sua battaglia al Tar contro Occhiuto

L'Università ha conferito mandato ai suoi legali per vagliare l'opportunità dell'impugnativa del solo dca 162 del commissario ad acta. Sott'accusa le richieste ritenute pretestuose che impedirebbero la nascita di una azienda sanitaria unica

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di Luana  Costa
13 gennaio 2023
19:00

È solo questione di giorni e anche l’università Magna Grecia di Catanzaro potrebbe decidere di unirsi alla battaglia legale già intrapresa dal Comune contro il presidente della Regione Calabria. L’Umg ha, infatti, conferito mandato ai suoi legali di valutare il deposito di un ricorso al Tar volto ad ottenere l’annullamento del solo dca 162 firmato dal commissario ad acta nel novembre scorso, con il quale si è approvato il programma operativo 2022/2025.

Il dca contestato

È in quel documento che è, infatti, contenuto il principale ostacolo alla sottoscrizione del protocollo d’intesa tra Regione e Università che rappresenta il primo step verso l’integrazione tra le due aziende ospedaliere catanzaresi: l’ospedale Pugliese Ciaccio e il policlinico universitario. L‘articolato programma prevede l’intervento di un dpcm per sanare la posizione giuridica dell’azienda Mater Domini, viziata all’atto della nascita da un provvedimento ritenuto nullo.


L'atto nullo

Il decreto del presidente della Giunta regionale 170/1995 viene giudicato inefficace perché ancorato ad una norma (502/1992) dichiarata incostituzionale. Una interpretazione contestata, soprattutto negli ambienti universitari catanzaresi, come spiegato più volte dal docente di diritto privato, Valerio Donato, che ha sostenuto la validità dell’atto sulla scorta di una modifica introdotta successivamente al decreto legislativo e che attribuiva alle Regioni la competenza a costituire le aziende.

L'arma carica del ricorso

Al di là delle interpretazioni in punto di diritto, nell’ateneo catanzarese prevale per ora un atteggiamento di prudenza rispetto ad una vicenda che in molti sperano possa avere un positivo epilogo, e in tempi brevi. Insomma, l’arma del ricorso al Tar resta carica, anche in considerazione della stretta finestra temporale dettata dalla scadenza dei termini di deposito, ma in attesa di imminenti sviluppi. In tal senso deve essere letto il mandato esplorativo affidato ai legali che potrebbe tradursi o meno in un contenzioso in base alla piega che prenderanno gli eventi, a stretto giro.

Scontro aperto

Una scelta sintomatica della volontà di non giungere ad uno scontro aperto con la Regione; contrariamente, alla strada già imboccata dal Comune che ha dato mandato all’ufficio legale di Palazzo De Nobili di impugnare i due dca firmati dal presidente nella sua veste di commissario ad acta. Quello di approvazione del programma operativo e un secondo - 197/2022 -  di approvazione del protocollo d’intesa tra Regione e Unical per la costituzione di reparti ad attività integrata assistenziale e formativa all’ospedale Annunziata di Cosenza. Imprimendo, al contrario, una forte accelerazione per non sforare le scadenze.

Giornalista
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