Nel cuore del centro storico di Cosenza e a Roma, non lontano dallo Stadio Olimpico, c’è il cuore societario dell’inchiesta della Procura di Catanzaro che vede tra gli indagati il presidente della Calabria Roberto Occhiuto e i manager Paolo Posteraro ed Ernesto Ferraro. Gli uomini della Guardia di Finanza hanno bussato a due indirizzi di Corso Telesio e via Bernardo Blumenstihl per dare corso alle perquisizioni disposte nel decreto firmato dal procuratore aggiunto Giancarlo Novelli e dal pm Domenico Assumma.

Nella Capitale hanno sede tre delle cinque società sulle quali sono in corso gli approfondimenti (Fpa srl, Fpa Retail srl e Parametro Holding srl). Stesse compagini presenti nella città dei Bruzi: qui però si aggiunge un’altra sigla, quella di Ytam srl.

Da fonti aperte, risulta che la società si occupa di commercio all’ingrosso e al dettaglio di autovetture e autoveicoli leggeri. Il decreto di perquisizione ne individua i trascorsi come un pezzo del percorso che connette Occhiuto, Posteraro e Ferraro. Gli ultimi due sono stati soci di Ytam dal 28 gennaio 2022 al 19 novembre 2024: 50% ciascuno. Una notazione sulla tempistica: le date sono molto vicine alle nomine in Ferrovie della Calabria. Il 28 gennaio Posteraro e Ferraro condividono le quote, il 5 febbraio Ferraro diventa amministratore unico di Fdc e due giorni dopo nomina il suo socio in Ytam come consulente amministrativo con un compenso di 120mila euro all’anno.

Cosa c’entri Occhiuto con Ytam lo spiega ancora l’atto recapitato dai finanzieri a Posteraro. Il capitale dell’azienda che commercia in autovetture fino al 19 novembre 2020 era detenuto interamente dall’allora parlamentare di Forza Italia prima del passaggio di tutte le quote a Posteraro che le terrà per sé per poco più di un anno. Dopo la fase di condivisione con Ferraro, il manager di Fdc cederà la sua parte a un uomo che i militari della Gdf considerano un «factotum» di Posteraro.

Sull’uscita di Ferraro da Ytam c’è agli atti un’intercettazione del 3 febbraio 2025 tra Posteraro e sua moglie nella quale l’ex manager di Amaco poi nominato consulente di Fdc accuserebbe l’ex socio di essersi «approfittato» di lui, perché si sarebbe «pijato» – parole di Posteraro, secondo i finanziari – un’autovettura ma anche gli «stipendi della moglie».

Gli investigatori cercano riscontri a queste affermazioni e rilevano che in effetti il 24 gennaio 2025, circa due mesi dopo aver ceduto le quote sociali, Ferraro avrebbe acquistato, al prezzo di 16.393 euro, da Ytam una Maserati Ghibli. Come per la Smart acquistata da Occhiuto per 50 euro sempre per chiudere un altro passaggio societario, anche per la Ghibli il prezzo è scontato, visto che la società l’aveva pagata 51mila euro il 10 giugno 2022.

Per gli inquirenti, quell’auto comunque era già di Ferraro, almeno di fatto. Dalle indagini emergerebbe infatti che il manager l’avrebbe utilizzata prima dell’acquisto formale e, «con ogni probabilità, in concomitanza con il conferimento dell’incarico a favore di Posteraro in Ferrovie della Calabria». Negli atti si cita un controllo stradale del 29 dicembre 2022 e il «tenore di alcune intercettazioni». Altri spunti investigativi da confermare. Anche Ytam, però, entra nel novero delle commistioni tra rapporti privati e incarichi pubblici.