«La 'ndrangheta è l’unica mafia presente in tutti i continenti del mondo. Da qui, da Reggio, si può andare ovunque e si può tornare», ha affermato con fermezza Nicola Gratteri, procuratore di Napoli tornato nella sua provincia reggina. Un messaggio che rimette al centro l’importanza strategica della Calabria nella mappa criminale internazionale e al contempo l'orgoglio per una procura che ha saputo evolversi, nonostante ostacoli e amarezze.


Gratteri ha ricordato gli anni difficili e intensi vissuti da procuratore a Reggio Calabria: intercettazioni non gradite, ostilità interne, atteggiamenti sprezzanti persino da parte di rappresentanti istituzionali, ma anche «anni bellissimi, formativi, che hanno permesso di costruire una procura forte».

Legalità come stile di vita quotidiano

«Legalità non è un contenitore vuoto, ma una scelta quotidiana», ha sottolineato il procuratore. Un messaggio che Gratteri porta nelle scuole, nelle università, nelle piazze, anche durante le sue ferie. «C’è chi si chiede quando lavoro, visto che sono sempre in giro. Ma io uso le ferie per parlare con i ragazzi, per spiegare le mafie», ha ribadito.

Con toni ironici ma pungenti, ha replicato alle critiche ricevute per la trasmissione televisiva "Lezioni di mafia" in onda su La7 dal 17 settembre. «Non faccio il presentatore. Rispondo alle domande degli studenti di giurisprudenza, parlo solo di fenomeni, non di processi. E chi mi attacca, se ha coraggio, mandi un’ispezione», ha detto riferendosi al viceministro Sisto, senza mai nominarlo direttamente.

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