Dopo lo stop a Frosinone, rientro forzato a Tiburtina. Alcuni sono stati invitati via mail a pagarsi l’hotel per poi ottenere un rimborso, altri sono rimasti in stazione
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Un guasto improvviso al motore ha interrotto la corsa del Flixbus partito venerdì 30 maggio alle 17.15 da Roma con destinazione Crotone. Dopo appena un’ora di viaggio, all’altezza di Frosinone, il pullman si è fermato per un problema tecnico, probabilmente legato alla pompa dell’acqua. Da lì in poi, per i 49 passeggeri a bordo, inizia un incubo notturno fatto di attese, informazioni parziali e un ritorno forzato alla stazione Tiburtina senza alcun tipo di supporto reale. Il mezzo sostitutivo annunciato dall’assistenza era diretto su un’altra tratta e ha semplicemente riportato i passeggeri a Roma, lasciandoli davanti alla stazione, senza alternative, trasporti o indicazioni. “Eravamo in tanti a dover raggiungere la Calabria. C’era chi doveva affrontare visite mediche o tornare a casa da persone fragili. Siamo stati scaricati e ignorati”, racconta una passeggera. Il servizio clienti non ha offerto risposte. I numeri disponibili rimandavano a centralini esteri, senza informazioni utili. L’unico contatto reale è arrivato tramite email: la prima annunciava l’intervento dell’assistenza, la seconda confermava il ritorno a Roma, la terza proponeva una tratta alternativa in treno a partire dalle 5 del mattino. A spese dei viaggiatori.
Solo in una quarta comunicazione – inviata però non a tutti – Flixbus ha suggerito la possibilità di pernottare a Roma, anticipando le spese (fino a un massimo di 80 euro) e richiedendo poi il rimborso tramite il sito. Nessuna garanzia immediata, nessun accompagnamento. Alcuni raccontano di aver perso una giornata di lavoro. Altri sono stati costretti a comprare nuovi biglietti ferroviari o rinunciare al viaggio. “Non è accettabile che in caso di guasto non ci sia un piano chiaro. I rimborsi annunciati non aiutano nell’immediato. E se uno quei soldi non li ha?”.
Flixbus, nella sua comunicazione finale, suggerisce un itinerario alternativo via treno: partenza alle 04.55 da Tiburtina per Napoli, poi Cosenza, quindi coincidenze su gomma per le mete finali. Una proposta che suona più come una beffa. Oltre al disagio logistico, resta il malessere umano di sentirsi lasciati soli. I passeggeri, ora, stanno valutando una segnalazione formale all’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Il frecciarossa Bolzano-Sibari risulta oneroso, ma anche la mancanza di bus in successione come era un tempo alimenta i disagi.