Il fuoco uccide ancora a San Ferdinando. Incendio alla nuova tendopoli: un morto

FOTO-VIDEO | Non c'è pace neppure nella nuova struttura dove i migranti sono stati trasferiti dopo lo sgombero della baraccopoli e dove oggi si è consumata l'ennesima tragedia

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di Angela  Panzera
22 marzo 2019
06:35

Si continua a morire a San Ferdinando. Stamani, poco prima delle sei, è divampato un incendio all’interno della nuova tendopoli. C’è una vittima. Si tratta di Sylla Noumo, 32 anni, originario del Senegal. Sul posto vigili del fuoco, agenti della polizia e carabinieri. Presente anche la Flai Cgil di Gioia Tauro con il segretario Rocco Borgese il quale, insieme ai sindacalisti, sta monitorando la situazione e fornendo assistenza ai migranti.

 


Meno di due settimane fa la Prefettura di Reggio Calabria attraverso le forze dell’ordine aveva smantellato la baraccopoli in cui tra il 2018 e l ‘inizio del 2019 si sono registrati vari roghi tre dei quali mortali. A San Ferdinando nella vecchia tendopoli sono morti Sekine Traoré (ucciso da un colpo di pistola esploso da un carabiniere), Becky Moses, Surawa Jaithè, Ba Moussa. Lì viveva anche Soumaila Sacko, ucciso a San Calogero mentre cercava lamiere per una baracca.

 

Dopo lo smantellamento in tutto sono quasi mille i migranti presenti nella tendopoli. Stamani quindi, l’ennesima tragedia nella piana di Gioia Tauro. Tende o baracche la dinamica è sempre uguale: si continua a morire. I migranti che per ripararsi dal freddo, o per cucinare, accendono piccoli fuochi e le fiamme che divampano.

 

 

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