Narcotraffico, inchiesta Stammer: pioggia di condanne in Appello

Cocaina importata dal Sud America da clan vibonesi, reggini, lametini e crotonesi con diramazioni in mezzo mondo. Ecco la sentenza emessa dai giudici di Catanzaro

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di G. B.
26 novembre 2019
16:41

Sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro nel processo di secondo grado nato dall’operazione contro il narcotraffico internazionale denominata “Stammer”. Si tratta del troncone del processo celebrato con rito abbreviato giunto a sentenza in primo grado il 24 luglio del 2018 dinanzi al gup distrettuale di Catanzaro, Paolo Mariotti. Questo il verdetto dei giudici: 11 anni e 1 mese per Francesco Ventrici, di 46 anni, di San Calogero, residente a Bentivoglio (Bo), broker internazionale della cocaina e già condannato nelle operazioni “Decollo” e “Due torri connection” (20 anni in primo grado); 3 anni e 8 mesi per Oksana Verman, di 43 anni, ucraina residente a Vibo Valentia, da febbraio del 2017 collaboratrice di giustizia (8 anni in primo grado); 18 anni Rosario Arcuri, detto “Saro il vecchio”, di 66 anni, di Rosarno (20 anni in primo grado); 2 anni e 4 mesi per Francesco Buonvicino, di 48 anni, di Mesoraca (4 anni primo grado); 5 anni Antonino Cannizzaro, di 52 anni, di Rosarno (9 anni primo grado); 5 anni Gregorio Cannizzaro, di 52 anni, di Rosarno (9 anni primo grado); 4 anni e 5 mesi Giuseppe Capano, di 50 anni, di Vibo Valentia, residente a Breno (BS) (12 anni primo grado); 6 anni e 8 mesi per Wael Chanboura, di 38 anni, libanese, residente a Forlì (9 anni primo grado); 4 anni e 8 mesi Rocco Cutrì, di 38 anni, di Sinopoli (Rc), ma dimorante ad Aprilia (Lt, 7 anni e 6 mesi primo grado).

 

Assolto Pasquale Feroleto, di 45 anni, di Lamezia Terme (9 anni primo grado); 9 anni 6 mesi per Antonino Fogliaro, di 43 anni, di Mileto, residente a Reggio Calabria (17anni primo grado); 8 anni e 10 mesi Domenico Iannello, di 42 anni, di Mileto (12 anni primo grado); 6 anni e 8 mesi Giuseppe Iannello, di 30 anni, di San Calogero (20 anni primo grado); 18 anni Domenico Lentini, di 52 anni, di Oppido Mamertina, residente a San Marcello Pistoiese (20 anni primo grado); 10 anni per Giuseppe Mercuri, di 60 anni, di San Calogero (17 anni primo grado); 7 anni 3 mesi Enzo Messina, di 53 anni, di San Pietro Casale (primo grado 12 anni); 2 anni Carlo Mussari, di 43 anni, di Marcedusa (3 anni e 6 mesi primo grado); 4 anni e 8 mesi Giuseppe Vittorio Petullà, di 61 anni, di Mileto, residente a Carate Brianza (8 anni e 4 mesi primo grado); 15 anni per Salvatore Pititto, di 52 anni, di Mileto (20 anni primo grado); 4 anni e 4 mesi Massimo Polito, di 36 anni, di Mileto (7 anni e 6 mesi primo grado).


 

Non si è proceduto, perché nel frattempo deceduto, nei confronti di Calogero Rizzuto, di Palermo (9 anni e 6 mesi primo grado); 7 anni e 3 mesi per Domenico Stagno, di 53 anni, di San Calogero, residente a Sala Bolognese (12 anni e 2 mesi primo grado); 18 anni per Filippo Fiarè, di 63 anni, boss di San Gregorio d’Ippona (20 anni primo grado); 18 anni e 2 mesi per Salvatore Paladino, di 61 anni, di Rosarno (20 anni primo grado); 6 anni e 8 mesi Antonio Ruggiero, di 42 anni, di Vibo Valentia (10 anni e 6 mesi primo grado); 9 anni Fortunato Baldo, di 25 anni, di Mileto (14 anni e 8 mesi primo grado); 4 anni e 2 mesi Mariantonia Mesiano, di 49 anni, di Mileto (8 anni primo grado); 9 anni Giuseppe Pititto, di 28 anni, di Mileto (10 anni in primo grado); 5 anni e 6 mesi Giuseppe Grimaldi, di 39 anni, di Mesoraca (10 anni primo grado); 5 anni Angelo Rizzuto, di 36 anni, di Palermo (9 anni e 6 mesi in primo grado); Assolto Michele Villì, di 44 anni, di Milano (8 anni e 4 mesi primo grado). Sono stati inoltre condannati: Aurelio Mandica (3 anni e 6 mesi)Ergys Rexha (2 anni)Luigi Mannarino (3 anni e 6 mesi)Anna Palazzo (2 anni e 8 mesi); Francesco Serrao (4 anni e 2 mesi); Francesco Buonvicino (2 anni e 4 mesi); Massimiliano Bufalini (5 anni).

 

L’inchiesta è scattata il 24 gennaio 2017 su indagini condotte sul campo dal Nucleo di polizia tributaria e dal Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di aver preso parte a diverse importazioni di cocaina dal Sudamerica. Le indagini hanno in particolare consentito di disarticolare un’organizzazione estremamente complessa, composta da diversi sodalizi criminali, riconducibili ai clan Fiarè di San Gregorio d’Ippona, Pititto-Iannello di Mileto ed al gruppo egemone a San Calogero facente capo al broker della cocaina Francesco Ventrici, con la sostanziale partecipazione di alcuni clan della Piana di Gioia Tauro e della provincia di Crotone. Clan calabresi assolutamente a loro agio nel contrattare direttamente con i cartelli sudamericani l’importazione anche di 8.000 (ottomila) chili di cocaina.  

 

Impegnati nel collegio di difesa gli avvocati: Giuseppe Monteleone, Michelangelo Miceli, Giuseppe Bagnato, Antonio Porcelli, Francesco Schimio, Francesco Sabatino, Giovanni Vecchio, Leopoldo Marchese, Francesco Muzzopappa, Guido Contestabile, Salvatore Staiano, Valentina Natale, Nicola Cantafora, Sergio Rotundo, Gregorio Viscomi, Gianfranco Giunta, Vincenzo Cicino, Mario Santambrogio, Luigi Gullo, Rocco Romellano, Carmen Di Meo, Fausto Bruzzese, Gabriele Bordoni, Salvatore Iannone, Calogero Vella, Pietro Sammarco, Stafania Pattarello, Giacomo Curti, Marco Rocca, Pasquale Cirillo, Massimo Titi, Davide Cariola, Salvatore Cerra, Mario Virgillitto, Giuseppe Alvaro, Gabriele Bordoni, Anna Maria Pisano, Michele Novella, Francesco Gigliotti, Giuseppe Spaziani.  

Giornalista
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