Toghe sporche

L’ex giudice Marco Petrini ammette le incursioni nel sistema informatico del ministero

Già condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari ha reso spontanee dichiarazioni dinnanzi al gup di Salerno. Gli accessi abusivi finalizzati ad acquisire informazioni sui procedimenti a suo carico (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
4 aprile 2022
17:54
Marco Petrini
Marco Petrini

Ha reso spontenee dichiarazioni al gup del Tribunale di Salerno, Paolo Valiante, l'ex presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro Marco Petrini. Nella forma del rito abbreviato si sta infatti svolgendo il procedimento a suo carico per il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico. 

Secondo la ricostruzione della Procura, l'ex magistrato avrebbe abusivamente controllato periodicamente il sistema telematico per acquisire illecitamente informazioni relativamente ai procedimenti a suo carico intercettando, in particolare, una comunicazione riservata che proveniva dalla Procura Generale di Salerno e indirizzata al Consiglio Superiore della Magistratura, al ministero della Giustizia e al procuratore generale di Catanzaro; tutte informazioni coperte da segreto e con l'aggravante di essere state commesse da pubblico ufficiale con l'abuso di poteri.


Questa mattina, assistito dal suo avvocato di fiducia Francesco Calderaro, l'ex magistrato ha reso spontanee dichiarazioni ammettendo di aver fatto accesso al sistema informatico. La difesa ha nuovamente avanzato richiesta di affidamento in prova al servizio sociale, istanza contro cui si è opposto il pubblico ministero. Domani inoltre si terrà una nuova udienza dinnanzi alla Corte d'Appello di Salerno per il procedimento che ha già visto condannato in primo grado Marco Petrini a 4 anni e 4 mesi di reclusione per il reato di corruzione in atti giudiziari

Giornalista
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