Una settimana turbolenta ha contraddistinto il campionato di Seconda Categoria (girone D).Domenica scorsa, durante il match Francica-Girifalco, valido per la sesta giornata e terminato 0-3 in favore degli ospiti, si è verificato un episodio che nel calcio non dovrebbe esistere e che rigetta ogni forma di rispetto e valore sportivo: il giovane arbitro che conduceva la gara, di soli diciassette anni, è stato aggredito violentemente con schiaffi e aggressioni fisiche. Secondo la ricostruzione dello stesso direttore di gara, emerge come sia stato scaraventato a terra dal calciatore numero 11 del Francica, riportando escoriazioni alla mano e la rottura dell’orologio. A testimoniare la scena erano presenti, oltre a Scaramuzzino, l’osservatore arbitrale Pelle Domenico, due carabinieri, impegnati in un altro intervento nelle vicinanze.

La presa di posizione

Sull'accaduto si è espressa la società del Francica, prendendo fortemente le distanze dall'accaduto: «Gesto intollerabile, inqualificabile e radicalmente contrario ai valori di rispetto, lealtà e sportività che hanno caratterizzato il Francica sin dalla sua fondazione. La violenza non ha e non avrà mai cittadinanza all'interno della filosofia sportiva del club. La prima preoccupazione è rivolta al direttore di gara aggredito, al quale la società porge le più sentite e sincere scuse. A ciò estendiamo anche le scuse all'Associazione Italiana Arbitri, la cui professionalità e autorevolezza sono state offese, e alla società US Girifalco per la giornata di sport irrimediabilmente rovinata».
Sanzioni per il giocatori: «Sul piano disciplinare, il Francica rende noto di aver sospeso immediatamente il calciatore responsabile dell'aggressione e di aver già presentato agli organi della giustizia sportiva una proposta di provvedimento esemplare».

Dura l'amministrazione

Dura anche la nota dell'amministrazione comunale: «Esprimiamo vicinanza e solidarietà al giovane arbitro per la grave e incivile aggressione subita domenica 23 novembre 2025 durante la gara tra Francica e Girifalco. Un gesto tanto deplorevole quanto inqualificabile, completamente estraneo ai valori di correttezza, rispetto e socialità che devono contraddistinguere il calcio e lo sport in ogni sua forma, e che merita la nostra più ferma e assoluta condanna. Riteniamo che la violenza, in qualunque sua manifestazione, non possa trovare spazio nell’ambito sportivo, che si fonda sul rispetto dell’avversario e della figura arbitrale, principi imprescindibili e irrinunciabili».
E ancora: «L’episodio, che ha costretto gli sportivi presenti ad assistere a una scena di inaudita gravità e vigliaccheria, risulta ancor più intollerabile perché rivolto a una figura, l’arbitro, particolarmente esposta e vulnerabile, tanto per il ruolo che ricopre quanto per la condizione di isolamento in cui spesso svolge la propria funzione. Rivolgiamo infine il nostro plauso al giovane arbitro che nonostante tutto non si è fatto intimorire e condizionare portando a termine l'incontro di calcio e cogliamo l’occasione di invitarlo nella nostra sala consiliare per un incontro dí riconciliazione per ribadire i valori dello sport, affinché sui campi di calcio il sano agonismo non sconfini mai in violenza e si accettino sempre e con sportività le decisioni arbitrali e il verdetto del campo».