L’ultimo pagamento a gennaio 2014. Poi il nulla. Nonostante, secondo i sindacati, ci siano ben 55 milioni di euro in disponibilità. E’ quanto sta accadendo ai lavoratori in attesa degli ammortizzatori sociali in deroga da parte del ministero. Cgil, Cisl e Uil lanciano l’allarme e avvertono su una tensione sociale che potrebbe esplodere a breve. Le sigle hanno ricevuto proprio ieri una nota dal ministero del Lavoro in cui si parla di restrizioni retroattive che impedirebbero il percepimento della mobilità in deroga a migliaia e migliaia di lavoratori.

 

Ma i sindacati non ci stanno. Condannano questo tipo di scelte, sottolineando come contemporaneamente siano state bloccate le istanze di mobilità 2013 non decretate per ritardi. Ritardi che, sottolineano Cigil, Cisil e Uil, non possono essere imputabili ai lavoratori che ne avevano diritto e che provocheranno la crescita di un contenzioso già in atto che ora, avvertono, esploderà con ulteriori aggravi di costi.
«Da subito intensificheremo le iniziative di mobilitazione già in atto sui territori – affermano le sigle - con presidi presso le Prefetture, fino alla manifestazione regionale che si svolgerà a Lamezia Terme mercoledì 10 giugno per esigere risposte certe per i lavoratori calabresi da parte di un Governo che ancora una volta sceglie di penalizzare una Regione nei fatti sempre più abbandonata».