Il giovane operaio travolto da un trattore senza barra di protezione. I familiari ottengono 200mila euro di risarcimento dopo l’opposizione all’archiviazione e nuove indagini
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Due imprenditori, G.C. e A.F., sono stati condannati dal tribunale di Locri alla pena di 4 anni di reclusione ciascuno, ritenuti responsabili del reato di omicidio colposo per la morte di Salvatore Caruso, un 25enne di Locri dipendente di un’azienda agricola morto nel maggio 2019 travolto da un trattore che stava conducendo mentre eseguiva lavori di pulizia in un fondo di contrada Moschetta, dopo essere caduto in una scarpata.
Nel maggio 2021 la Procura di Locri aveva aperto un'inchiesta sull'incidente indagando i due imprenditori. Inizialmente, i magistrati di piazza Fortugno avevano chiesto l'archiviazione del caso, ma il giudice per le indagini preliminari, accogliendo l’opposizione dei familiari assistiti dagli avvocati Emanuele Procopio e Giuseppe Monteleone, decise di disporre nuove indagini. Nell’istanza presentata dai legali, gli stessi rimarcavano come, tra le altre cose, «non si fosse proceduto ad effettuare una perizia sul mezzo che ha causato l’incidente».
Nel dettaglio secondo l’impianto accusatorio i due condannati «per imprudenza, negligenza e imperizia cagionavano la morte di Caruso omettendo il controllo sull’attività dei dipendenti che utilizzavano il trattore agricolo manifestando ripetutamente la necessità che il mezzo venisse utilizzato senza barra di protezione, per non danneggiare le piante sul terreno e non adoperandosi in alcun modo affinchè la barra venisse obbligatoriamente utilizzata».
I giudici locresi hanno anche condannato i due imprenditori, difesi dagli avvocati Enzo Maio e Domenico Lupis, al risarcimento dei danni cagionati alle costituite parti civili, riconoscendo le provvisionali di 200 mila euro nei confronti dei familiari.