Ucciso dalla mafia, a Motta S. Giovanni una piazza dedicata a Giorgino

In occasione del ventitreesimo anniversario della morte, l'amministrazione ha deciso di voler ricordare per sempre il sacrifico di un uomo perbene. La delibera sarà adesso trasmessa alla Prefettura di Reggio Calabria 

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di Giovanni Verduci
21 febbraio 2019
19:24
Francesco Giorgino e Motta San Giovanni
Francesco Giorgino e Motta San Giovanni

La Giunta comunale di Motta San Giovanni, su proposta del vicesindaco Rocco Campolo, ha deliberato l’intitolazione della piazza sita a conclusione di via Anna Magnani a Francesco Giorgino, ucciso il 21 febbraio del 1996 a Lazzaro.

Chi era Francesco Giorgino

Pugliese, originario di Cerignola in provincia di Foggia, Francesco Giorgino era venuto in Calabria per seguire Domenica Diano, la sua futura moglie che aveva conosciuto a Milano e di cui si era subito innamorato.


La Calabria era diventata anche la sua terra per il mare e per l’amore che ad essa lo aveva condotto. Qui era diventato padre di Salvatore Maurizio e Annamaria e aveva aperto un'officina a Lazzaro, dove abitava.

Una vita serena stroncata violentemente nel pomeriggio del 21 febbraio 1996. Francesco Giorgino aveva solo 40 anni, la sua vita fu brutalmente interrotta, stroncata dai colpi di pistola di un criminale, allora sorvegliato speciale, ancora oggi latitante. 

 

Da qualche anno pure il nome di Francesco Giorgino è tra quelli da non dimenticare che l’associazione “Libera” ricorda ogni 21 marzo in occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

 

Il sindaco Giovanni Verduci e il vicesindaco Rocco Campolo oggi hanno incontrato Domenica Diano, vedova di Francesco Giorgino, con lei hanno ricordato quei tristi momenti, la disperazione, le tante paure e sofferenze ma anche la solidarietà di una comunità che ha saputo stringersi attorno alla sua famiglia, in particolare ai figli, con gesti silenziosi ma importanti.

In occasione del ventitreesimo anniversario della morte di Giorgino, l’Amministrazione comunale ha manifestato formalmente l’intenzione di voler ricordare per sempre il sacrifico di un uomo perbene. La delibera sarà adesso trasmessa alla Prefettura di Reggio Calabria ed acquisterà efficacia solo dopo il visto di approvazione del Prefetto.

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