L’inquinamento del mare nel tratto di costa che da Gizzeria arriva a Pizzo continua a preoccupare cittadini e operatori turistici. La maladepurazione, l’assenza di collettamenti fognari, gli scarichi abusivi e l’agricoltura intensiva sono tra le diverse cause che da anni concorrono a deturpare un vero e proprio paradiso terrestre. Una situazione contro cui le associazioni del territorio continuano a battersi, cercando di coinvolgere quanti più cittadini possibile. 

Lo scorso mese di novembre, presso l’Istituto Nautico di Pizzo, è nato il comitato “Difendiamo il mare”, che questa mattina, nel corso di un incontro pubblico in località Marinella a Pizzo, ha voluto fare il punto sullo stato di salute del mare, sulle prospettive future e sulle richieste di intervento avanzate alla politica regionale.

L’inquinamento del mare continua a preoccupare a Pizzo e lungo la costa vibonese. Operatori turistici e cittadini lanciano l’allarme: serve un cambio di passo per tutelare ambiente ed economia.

«Noi chiediamo che tutte le istituzioni preposte alla salvaguardia del mare facciano la loro parte – ha spiegato Anna Rosa, portavoce dell’associazione Uniti per il Golfo di Sant’Eufemia e referente del comitato “Difendiamo il mare” –. Le interlocuzioni frequenti che ci sono state con la Regione dal 25 novembre a oggi hanno garantito che saranno effettuati degli interventi, se non propriamente strutturali, almeno tampone.
Cosa mi aspetto dalla prossima estate? Non sarà diversa da quelle precedenti, sarebbe anche abbastanza ingenuo crederlo. Ma confidiamo in qualche intervento che possa rendere la situazione un po’ migliore. Poi occorrerà parlare di interventi strutturali, senza i quali non andiamo da nessuna parte». Continua a leggere su IlVibonese.it