Movida sicura. È questo il claim in vista dell’estate che la Prefettura di Catanzaro ha voluto lanciare sottoscrivendo un protocollo d’intesa con i vertici delle forze dell’ordine, associazioni di categoria e comuni rivieraschi. Un documento teso a rafforzare le strategie di prevenzione dei fenomeni illegali connessi alle attività di intrattenimento, negli esercizi pubblici e nelle discoteche.

L’obiettivo del protocollo, attraverso una più stretta collaborazione con i gestori dei locali da ballo, è di favorire la cultura della legalità, soprattutto nelle giovani generazioni, e di incrementare i livelli di sicurezza all’interno ed in prossimità degli esercizi. 

«Siamo nell’imminenza della stagione estiva e ci sembrava opportuno recepire le indicazioni del nostro ministero, ovvero la possibilità di stipulare accordi con le associazioni di categoria» ha sottolineato il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa. «Chiediamo l’adesione alle associazioni di categoria per fare opera di persuasione nei confronti dei loro associati, soprattutto i gestori delle sale da ballo e stabilimenti balneari, per collaborare con le forze dell’ordine e per prevenire atti di illegalità».

«Chi aderirà su base volontaria potrà usufruire di meccanismi premiali. Il questore può adottare provvedimenti che prevedono la sospensione dell’attività e della licenza a seguito di disordini, tumulti o se ravvisi che il locale sia frequentato da pregiudicati. Chi aderirà potrà ottenere un bollino blu che consentirà di evitare questa possibile scure».

«Ai gestori chiediamo di installare più telecamere, di impiegare personale preparato ai controlli, di adeguare gli impianti e di non somministrare sostanze alcoliche soprattutto ai minorenni».

Il presidente della Camera di Commercio Catanzaro Crotone Vibo Valentia Pietro Falbo ha così commentato l’iniziativa: «Si passa dalla mala movida alla movida che invece si struttura, i locali che diventano sentinelle di legalità. Voglio ringraziare il prefetto e tutte le forze dell’ordine per l’attenzione nei confronti delle dinamiche giovanili, che creano poi un indotto da un punto di vista commerciale».

Il protocollo prevede campagne informative nelle scuole a cura delle organizzazioni di categoria e l’introduzione di misure premiali per gli esercenti aderenti che adotteranno un codice di autoregolamentazione.

Specifica attenzione è riposta agli impegni nell’innalzamento delle soglie di controllo mediante l’istallazione di impianti di videosorveglianza, di rilevatori del tasso alcolemico, nell’intensificazione delle aree d’illuminazione esterna ed in tema di formazione del personale dipendente, con l’individuazione di una figura specifica di “referente per la sicurezza” incaricato di interagire con le forze di polizia.

Ciascun gestore dovrà dotarsi inoltre di una sorta di “codice di condotta” dell’avventore da pubblicizzare sui siti web del locale e da affiggere materialmente nel locale. Particolari misure organizzative sono richieste per la tutela dei minori in materia di divieto di somministrazione di bevande alcoliche.

Cruciale è la fattiva collaborazione con le forze di polizia, soprattutto in occasione di particolari eventi ad elevato richiamo di pubblico che presentano accentuati profili di rischio, ovvero in presenza di situazioni sospette o potenzialmente pericolose all’interno o nelle immediate adiacenze degli esercizi.

Di particolare rilievo il monitoraggio dei limiti di capienza del locale e la predisposizione di un congruo servizio di vigilanza interno.