‘Ndrangheta, a Reggio sigilli all'impero del clan Labate

Michele Labate è considerato esponente di vertice della cosca con il fratello Pietro. Confiscati complessi aziendali, 62 beni immobili e disponibilità finanziarie per 33 milioni di euro

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di Redazione
10 luglio 2018
09:00

Beni per 33 milioni di euro sono stati confiscati, questa mattina, da militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e del nucleo speciale polizia valutaria, con il coordinamento della locale procura distrettuale antimafia. Le fiamme gialle hanno eseguito un provvedimento emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale con il quale e' stata disposta l'applicazione della misura di prevenzione della confisca in relazione all'ingente patrimonio, costituito da imprese commerciali, beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, riconducibile a persone indiziate di appartenenza alla cosca di 'ndrangheta dei Labate.


Tra i destinatari c’è Michele Labate, 62 anni, considerato esponente di vertice della cosca con il fratello Pietro, che annovera condanne definitive, tra l'altro, per il reato di associazione per delinquere di tipo mafioso. I beni confiscati sono costituiti da patrimonio e quote sociali di 5 complessi aziendali, 62 beni immobili (fabbricati e terreni) situati a Reggio Calabria; 3 autoveicoli e rapporti finanziari e assicurativi e disponibilita' finanziarie. Con la confisca di oggi, il valore dei beni sottratti alla 'ndrangheta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria negli ultimi 18 mesi sale ad oltre 630 milioni di euro.

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