STIGE | Banchetti gratis per gli esponenti della cosca, in manette anche il cavalier Flotta

Oggi l’imprenditore è balzato agli onori delle cronache non per la sua struttura da sogno per ricevimenti e matrimoni a Mandatoriccio ma perché coinvolto nella maxi operazione che ha portato all’arresto di 169 persone
di Redazione
9 gennaio 2018
11:31

«Si impegnava a finanziare stabilmente il sodalizio appena sopra indicato, sia organizzando banchetti per gli esponenti della cosca e/o loro familiari senza pretendere nulla in cambio, sia versando in bacinella una percentuale degli introiti della propria attività imprenditoriale; con reciproci vantaggi economici per lui stesso e per l’associazione mafiosa»: queste le accuse a carico di Nicola Flotta che – si legge ancora - «pur non essendo inserito stabilmente nella struttura organizzativa del sodalizio ‘ndranghetistico denominato “locale di Cirò”, concorreva in esso, assistendo ed adiuvando, attraverso condotte attive e/o passive, le finalità dell’associazione di tipo ‘ndranghetistico». 

Chi è il cavalier Flotta

Castelli e statue, imponenti fontane nei giardini, una carrozza con dei cavalli ed un cancello enorme che si apre di fronte agli sposi. Non stiamo parlando dei matrimoni da sogno dei film, ma di Castello Flotta a Mandatoriccio, la maxi struttura per ricevimenti e matrimoni il cui proprietario, il vulcanico Nicola Flotta, è stato arrestato nell'ambito dell'operazione Stige di questa mattina.


 

Il cavaliere Nicola Flotta è un personaggio famoso nel settore dei ricevimenti e dei matrimoni. La sua struttura è stata più volte al centro di trasmissioni e di approfondimenti nei canali tematici dedicati al mondo del wedding: celebre a questo proposito le sue apparizioni nella trasmissione di Real Time "Il boss delle cerimonie", dedicata alla figura di don Antonio Polese (venuto a mancare circa un anno fa) e del suo celebre castello "La Sonrisa", struttura di culto per i matrimoni campani.


Nicola Flotta era stato infatti più volte ospite della trasmissione ed aveva ospitato Polese nella sua struttura, al fine di ricevere consigli e suggerimenti utili dall'amico "boss delle cerimonie". Celebre la scena in cui Flotta mostrava la sua enorme statua, un busto che domina dall'alto la struttura. La statua piacque così tanto all'amico napoletano che alla morte di Polese, Flotta ne fece realizzare una  in memoria dell'amico scomparso. Oggi invece nessuna statua, nessun matrimonio: solo le fredde manette che si stringono ai polsi, coinvolto in una delle inchieste più importanti degli ultimi anni.

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