‘Ndrangheta, spartizione appalti pubblici nel Reggino, solo una condanna e 5 assoluzioni

Si tratta di uno stralcio del processo Entourage coordinato dalla procura antimafia reggina contro un cartello di imprese che sarebbe stato un grado di veicolare le gare

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di Redazione
10 giugno 2021
21:20
La sede della Città metropolitana
La sede della Città metropolitana

Cinque assoluzioni, una condanna e una prescrizione. Si è concluso a Reggio Calabria uno stralcio del processo “Entourage” nato da un’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha fatto luce sull’esistenza di un rigido sistema di controllo delle commesse pubbliche nella provincia reggina. È stato condannato a 4 anni e 8 mesi Antonino Cutrì mentre è stato prescritto il reato nei confronti dell’imputato Valter Tedesco.

La Corte d’Appello, infine, ha confermato le assoluzioni già disposte, in primo grado, dal gup nei confronti di Domenico Barbaro, Rocco Camera, Girolamo Trimboli, Antonino Votano e Emilia Zoccali. L’inchiesta “Entourage”, all’epoca coordinata dai sostituti procuratori Antonio De Bernardo e Giuseppe Bontempo, ha riguardato un “cartello di imprese” in grado di ottenere aggiudicazioni di appalti nella provincia di Reggio Calabria.


Nel 2010, una trentina di imprenditori erano stati interdetti dal gip. Gli indagati, secondo i pm, avrebbero predisposto le offerte in modo da preordinare il nome della ditta vincitrice. A casa di uno di loro, gli investigatori avevano trovato timbri e documenti riferibili a numerose imprese edili del reggino che, secondo i pm, facevano parte del “sistema”.

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