'Ndrangheta stragista, il killer: «Chiedo pietà ai familiari»

Queste le prime parole al processo del pentito Consolato Villani ritenuto l’autore materiale del duplice omicidio Fava Garofalo: «Non riesco a guardare neppure le mie figlie in faccia»
di Consolato Minniti
15 dicembre 2017
11:27

«Chiedo pietà ai familiari delle vittime a cui ho causato troppo male. Da quando sono diventato padre ho capito cosa ho fatto. Vedendo le mie figlie che mi chiamano papà, quando rientro a casa, mi sono reso conto che non riesco a guardarle in faccia. Per questo non chiedo perdono perché sarebbe troppo poco e non mi sono perdonato nemmeno io stesso per quello che ho fatto».


Sono le prime parole di Consolato Villani al processo “‘Ndrangheta stragista”. Villani, oggi pentito, è l'autore materiale degli agguati ai carabinieri e del duplice omicidio Fava Garofalo. Questa mattina sta deponendo in aula dove sono imputati Rocco Santo Filippone e Giuseppe Graviano, quali mandanti degli attacchi che s'inquadrano nella strategia stragista di ndrangheta e cosa nostra.


Giornalista
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