Omicidio Berlingieri a Lamezia, concessi i domiciliari Federica Guerrise

La moglie del presunto killer professionista Marco Gallo è stata condannata in primo grado a quindici anni di carcere. L’accusa è di concorso in omicidio

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di T. B.
24 dicembre 2020
16:43
Il luogo dell’omicidio e, nel riquadro, Federica Guerrise
Il luogo dell’omicidio e, nel riquadro, Federica Guerrise

Saranno giorni di festa nella propria casa dopo oltre tre anni in carcere questi per Federica Guerrise, accusata di avere aiutato il marito Marco Gallo nell’omicidio di Francesco Berlingieri.

La corte d’Assise di Catanzaro ha, infatti, concesso all’infermiera, sulla quale pende la pesante accusa di concorso in omicidio, gli arresti domiciliari. Berlingieri, fruttivendolo di origini rom, venne ucciso a Sambiase la sera del 19 gennaio 2017, mentre era intento a scaricare arance.


Una moto accostò e sparò alcuni colpi di pistola uccidendo l’uomo e ferendo il nipote. Su quella moto ci sarebbe stato Marco Gallo, accusato di essere un killer al soldo della cosca Scalise che avrebbe “giustiziato” non solo Berlingieri, ma anche il giovane avvocato lametino Francesco Pagliuso e il dipendente delle Ferrovie della Calabria Gregorio Mezzatesta.

Nell’ambito del processo di primo grado, Federica Guerrise è stata condannata a 15 anni, mentre il marito all’ergastolo. Il pubblico ministero si era espresso a favore del fine pena mai per entrambi. Il ruolo della donna nell’omicidio sarebbe stato quello dello “specchietto”, avrebbe avvisato il marito del momento opportuno per partire e uccidere Berlingieri.

Giornalista
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