Trovata morta in una roulotte, fermato un uomo di San Nicola Arcella

Il cadavere della vittima era stato rinvenuto domenica scorsa all'interno del mezzo chiuso a chiave. Secondo la perizia del medico legale, l'omicidio risalirebbe ai mesi di luglio o agosto. Fermato il compagno 

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di Francesca  Lagatta
22 novembre 2019
19:15
La vittima, Chiara Corrado
La vittima, Chiara Corrado

Si chiama Graziano Zangari, ha 47 anni ed è originario di San Nicola Arcella l'uomo che da qualche ora si trova sottoposto a stato di fermo perché sospettato di essere l'omicida di Chiara Corrado. La donna, 40 anni, originaria di Pisa, ma residente in provincia di Lucca, è stata trovata morta domenica scorso all'interno di una roulotte a Torre del Lago, in Versilia. Secondo gli inquirenti sarebbe stata uccisa già ad agosto o a luglio scorso e il suo cadavere sarebbe stato occultato all'interno del mezzo abbandonato in un terreno, ma nessuno avrebbe presentato la denuncia di scomparsa. Zangari è stato fermato la notte scorsa nel comune dell'alto Tirreno, dove era tornato da tempo, presumibilmente dopo l'omicidio, dopo una esperienza come operaio edile con una ditta di Viareggio. Tra i due pare ci fosse una relazione e il delitto si sarebbe consumato al culmine di una lite.

Un delitto brutale

La vittima sarebbe stata ritrovata avvolta in telo di plastica, con mani e piedi legati e una frattura alla testa. Dopo l'uccisione, il killer ha chiuso a chiave la roulotte dall'esterno e ha fatto perdere le sue tracce. In questi mesi nessuno aveva cercato la donna, nemmeno i suoi parenti. Probabilmente la sua scomparsa non aveva destato preoccupazione perché la 40enne viveva senza fissa dimora e già altre volte non aveva dato notizie di sé per lunghi periodi. Ad accorgersi del cadavere, è stato il proprietario del terreno su cui era stata abbandonata la roulotte. Nonostante i sigilli alle finestre, il cattivo odore proveniente dall'interno ha spinto l'uomo a chiamare le forze dell'ordine per capire cosa fosse accaduto.


Gli indizi contro Zangari

Durante una perquisizione a Viareggio, gli inquirenti hanno rinvenuto in un garage in uso a Zangari attrezzatura come sacchi e guanti, oltre ad alcuni indumenti femminili. L'uomo è stato quindi cercato e individuato a San Nicola Arcella e successivamente è stato tradotto nel carcere di Paola. Le accuse per lui potrebbero essere pesantissime: omicidio volontario e occultamento di cadavere.

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