Ponte di San Fili, l'Anas rassicura ma non invia dati. Di Natale: «Ci prendono in giro»

Dopo giorni di attesa, l'Ente nazionale per le strade ha risposto al consigliere provinciale che sollecitava di mettere nero su bianco le rassicurazioni circa lo stato del cavalcavia. Ma della documentazione tecnica, per il momento, nemmeno l'ombra 

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di Francesca  Lagatta
20 ottobre 2018
19:09
Ponte di San Fili
Ponte di San Fili

La richiesta della documentazione integrale circa lo stato del ponte di San Fili che viene liquidata con l'ennesima rassicurazione da Anas senza il minimo riscontro e Graziano Di Natale, consigliere provinciale in forza al Pd, sbotta prima durante una diretta facebook, poi con la pubblicazione di un post al vetriolo. E' il riassunto di quanto è accaduto nelle scorse ore, perché le preoccupazioni per un'altra, ennesima possibile tragedia calabrese, stanno togliendo il sonno a centinaia di migliaia di cittadini e passeggeri che ogni giorno hanno la necessità di attraversare il cavalcavia che porta dritto nella città di Cosenza.

«Credono di poterci prendere in giro ma si sbagliano di grosso - ha scritto Di Natale - . Pubblico la risposta dell’Anas circa la mia richiesta di dati tecnici che comprovassero la stabilità e la sicurezza del Ponte di San Fili. Nulla di quanto richiesto mi è stato trasmesso, è un continuo scarica barile nell’indifferenza generale delle istituzioni».


La rassicurazioni di Anas

Effettivamente, nella mail ricevuta da Di Natale non si fa riferimento ad alcun dato relativo al sopralluogo e alle verifiche dei giorni precedenti. Il documento parla invece, e in modo piuttosto generico, delle modalità con cui si starebbe effettuando un monitoraggio continuo e costante dell'opera, ossia: ispezioni ricorrenti, che avverrebbero ogni tre mesi; ispezioni principali, a cadenza annuale, con controlli sistematici di dettaglio; ispezioni approfondite, laddove fosse necessario, secondo le necessità.

Inoltre, si tiene a precisare nel documento, «il personale tecnico di questa società provvede alla conservazione e all'aggiornamento delle schede relative agli elementi di ciascuna opera d'arte, ad uso interno». Ma per il momento non v'è traccia.

I presunti cedimenti strutturali

Dopo la tragedia di Genova dello scorso agosto, tutti i ponti d'Italia erano finiti sotto la lente di ingrandimento. Tra questi, anche il ponte che ricade nel Comune di San Fili, a ridosso della città di Cosenza, che a occhio nudo sembrerebbe avere qualche problema relativo al cedimento strutturale. In particolare, nel punto in cui si uniscono due giunti, il manto stradale sembra quasi sprofondare nel vuoto, immagini che rimandano al ponte di Celico, una manciata di chilometri più in là, divenuto tristemente noto alle cronache per i medesimi motivi. Per scongiurare ogni pericolo, Di Natale aveva chiesto e ottenuto il monitoraggio di alcuni da parte di Anas, la quale aveva assicurato che al di là dell'ordinaria manutenzione, il ponte di San Fili non necessiterebbe di alcun intervento.

La versione, però, ha convinto poco il consigliere di Natale, che li aveva incalzati chiedendo di poter visionare i dati del monitoraggio. La risposta alla fine è arrivata, ma non nel modo in cui evidentemente ci si aspettava, e dei dati tecnici, per il momento, nemmeno l'ombra.

 

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