Porto Gioia Tauro, sequestrati 1.300 chili di cocaina: droga tra caffè e carne congelata

VIDEO | In tre distinte attività, i militari hanno scovato l'ingente quantitativo di sostanza stupefacente. Se immessa sul mercato avrebbe fruttato un introito alla ‘ndrangheta di circa 260 milioni di euro

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di Redazione
10 febbraio 2021
07:07

Ancora sequestri di droga nello scalo di Gioia Tauro. Nell’ambito dell’attività di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e i funzionari antifrode dell’Ufficio Adm di Gioia Tauro, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria - Direzione Distrettuale Antimafia – in poco meno di una settimana, hanno individuato e sequestrato, in tre distinte operazioni, oltre 1300 chili di cocaina purissima nello scalo portuale calabrese.

La cocaina nei container di caffè, carne e frutta

Attraverso una complessa ed articolata attività di analisi di rischio e riscontri fattuali sui contenitori provenienti dal continente sudamericano, i Militari della Guardia di Finanza ed i Funzionari doganali, con l’ausilio di sofisticati scanner in dotazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono riusciti ad individuare lo stupefacente abilmente occultato in tre container carichi di caffè, carne congelata e frutta esotica provenienti i primi due dal Brasile ed il terzo dall’Ecuador.


Droga per un valore di 260 milioni

La sostanza stupefacente sequestrata, di qualità purissima, avrebbe potuto essere tagliata dai trafficanti di droga fino a 4 volte prima di essere immessa sul mercato, fruttando un introito alla ‘ndrangheta di circa 260 milioni di euro. Le modalità di occultamento dello stupefacente si dimostrano spesso differenti e sempre in via di evoluzione, obbligando gli investigatori a perfezionare di volta in volta le metodologie operative. 

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