Processo alla ’ndrangheta di Cosenza, Reset ricomincia con la testimonianza di quattro pentiti
Domani si ritorna in aula a Lamezia Terme per completare il controesame del collaboratore di giustizia Luca Pellicori e per sentire le dichiarazioni di Nicola Femia, Angelo Colosso e Roberto Violetta Calabrese
Il processo Reset a Lamezia Terme, in corso nell'aula bunker, ricomincia con il botto. Saranno sentiti infatti quattro pentiti ex componenti della 'ndrangheta di Cosenza e dintorni. Le difese per intanto dovranno concludere il controesame del collaboratore di giustizia Luca Pellicori, già intraneo al gruppo Perna di Cosenza. Poi sarà la volta di Nicola Femia, Angelo Colosso e Roberto Violetta Calabrese.
Il processo Reset nelle ultime battute prima della pausa estiva ha visto l'escussione di altri collaboratori, come Franco Bruzzese, Daniele Lamanna, Adolfo Foggetti, Luciano Impieri, Giuseppe Zaffonte e Silvio Gioia. Poi prima del break è stata l'occasione per sentire le dichiarazioni di Roberto Presta, presunto narcotrafficante di Roggiano Gravina, e infine Luca Pellicori. All'appello ne mancano altri che, secondo da calendario, dovrebbero essere chiamati a testimoniare da qui a un mese.
A Catanzaro, invece, prosegue a passo spedito il processo abbreviato. La sentenza, come anticipato, dovrebbe arrivare nel mese di ottobre. Nell'aula bunker del capoluogo di regione sono ancora in corso le discussioni difensive con relative dichiarazioni spontanee di alcuni imputati che professano la loro innocenza. Sarà un verdetto importante perché certificherà o meno dal punto di vista penale le condotte contestate agli oltre 100 imputati dalla Dda di Catanzaro, nelle persone dei pubblici ministeri Vito Valerio e Corrado Cubellotti.