Requisitoria della Procura Generale nel processo di secondo grado nato dall’operazione antimafia denominata Imponimento. La sentenza di primo grado è stata emessa il 19 giugno dello scorso anno dal Tribunale collegiale di Lamezia Terme. La Procura distrettuale di Catanzaro ha presentato appello nei confronti di 26 imputati che nel giudizio di primo grado erano stati assolti oppure condannati a pene inferiori rispetto alle richieste della pubblica accusa. Per altre 40 posizioni, invece, sono stati i difensori dei condannati a presentare dichiarazione di appello avverso il verdetto di primo grado per un totale, quindi, di 66 imputati complessivi.

Queste le singole richieste di condanna della Procura Generale dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro: 3 anni Bruno Simone Anania, 33 anni, di Curinga; 20 anni Giovanni Anello, 32 anni, ex assessore del Comune di Polia, (condannato in primo grado a 3 anni); 25 anni e 4 mesi Rocco Anello, 33 anni, di Filadelfia; un anno e 6 mesi Antonio Attisani, 53 anni, di Francavilla Angitola (assolto in primo grado); 17 anni e 4 mesi Nazzareno Bellissimo, 42 anni, di Monterosso Calabro (condannato a 5 anni e 9 mesi in primo grado); 6 anni Raffaele Mariano Bertucci, 60 anni, di Spadola (assolto in primo grado); 15 anni Giuseppe Costantino, 41 anni, di Filadelfia (assolto in primo grado 15 anni); 3 anni e 4 mesi Francesco Crigna, 54 anni, ex vicesindaco di Parghelia (3 anni in primo grado); 10 anni per Giovanni Damiano Deodato, 70 anni, ex consigliere comunale di Cenadi (condannato a 2 anni e 9 mesi in primo grado); 4 anni per Gennaro D’Urso, 71 anni, di Sant’Angelo a Fasanella (Sa), assolto in primo grado; 10 anni e 4 mesi Giovanni Fabiano, 56 anni, di Chiaravalle Centrale (2 anni e 8 mesi in primo grado); 2 anni per Mario Galati, 65 anni, di Polia responsabile dell’Utc (assolto in primo grado); 2 anni Gaetano Gori, 39 anni, di Cardinale (assolto in primo grado); 11 anni e 10 mesi Maurizio Michienzi, 53 anni, di Filadelfia; prescrizione per Salvatore Pilieci, 42 anni, di Capistrano; 7 anni Rosario Pugliese, alias Cassarola, 58 anni, di Vibo Valentia (assolto in primo grado); 17 anni e 6 mesi Gaetano Ruscio, 40 anni, di Filadelfia (3 anni e 6 mesi in primo grado); 3 anni e 6 mesi Pasquale Scordo, 81 anni, di Tropea (3 anni in primo grado); 4 anni e 6 mesi Mario Serratore, 49 anni, di Filadelfia (prescrizione in primo grado); 12 anni e 8 mesi Emanuele Stillitani, 68 anni, di Pizzo (assolto in primo grado); 12 anni e 8 mesi Francescantonio Stillitani, 71 anni, di Pizzo (assolto in primo grado); 4 anni Maria Alfonsina Stuppia, 59 anni, di Pizzo, dirigente comunale (assolta in primo grado); 17 anni e 6 mesi Francescantonio Tedesco, 56 anni, di Ionadi, ex consigliere comunale di Vibo (assolto in primo grado); 6 anni Alessandro Teti, 54 anni, ex sindaco di Cenadi (assolto in primo grado); 4 anni per Giuseppe Tonietti, 54 anni, di Pizzo (assolto in primo grado); prescrizione per Franco Pontieri, 51 anni, di Nocera Terinese (3 anni in primo grado); prescrizione per Michelino Rizzo, 41 anni, di Filogaso (un anno in primo grado); prescrizione per Domenico Ruscio, 40 anni, di Filadelfia (10 mesi in primo grado).

Le posizioni appellate dai difensori

Per gli imputati la cui sentenza di primo grado è stata impugnata dai difensori, la Procura Generale di Catanzaro ha chiesto in appello la conferma del verdetto emesso dal Tribunale collegiale di Lamezia Terme ovvero: Antonio Anania, 43 anni, di Curinga (condannato in primo grado a 19 anni); Giuseppe Anania, 58 anni, di Curinga (condannato a 4 anni); Giuseppe Anello, 40 anni, di Filadelfia (condannato a 4 anni); Roberto Anello, 37 anni, di Filadelfia (condannato a 4 anni); Tommaso Anello, 60 anni, di Filadelfia (condannato a 30 anni); Giuseppe Bertucci, 49 anni, di Gerocarne (condannato a 3 anni e 6 mesi); Domenico Calabria, 55 anni, di Rombiolo (condannato a 4 anni); Francesco Caridà, 56 anni, di Pizzo (condannato a 12 anni); Antonio Cerra, 35 anni, di Lamezia Terme (condannato a 4 anni e 3 mesi); Damiano Ciancio, 53 anni, di Dasà (condannato a 3 anni e 6 mesi); Domenico Ciconte, 56 anni, di Sorianello (condannato a 10 anni e 4 mesi); Francesco Conidi, 34 anni, di Polia (condannato a 3 anni e 6 mesi); Bruno Cortese, 69 anni, di Capistrano, ex consigliere comunale (prescrizione); Francesco Cosmano, 37 anni, di Filadelfia (condannato a 4 anni e 6 mesi); Vincenzo Cutrullà, 63 anni, di Pizzo (condannato a 16 anni); Andrea Dominelli, 36 anni, di Chiaravalle Centrale (condannato a 3 anni e 2 mesi); Antonio Facciolo, 65 anni, di Sant’Onofrio (condannato a 15 anni); Giuseppe Fortuna, 62 anni, di Vibo Valentia (condannato a 8 anni); Nazzareno Franzè, 72 anni, di Cessaniti (condannato a 3 anni e 6 mesi); Teodoro Grizzaffi, 55 anni, Svizzera (condannato a un anno, 9 mesi e 10 giorni); Giuseppe Iozzo, 42 anni, di Monterosso Calabro (condannato a 4 anni e 6 mesi); Mario Iozzo, 65 anni, di Chiaravalle Centrale (condannato a 3 anni e 7 mesi); Pasquale Mazzotta, 53 anni, di Francavilla Angitola (prescrizione); Giuseppe Mercuri, 48 anni, di Limbadi (condannato a 2 anni e 8 mesi); Cosimo Monteleone, 70 anni, di Polia (condannato a 2 anni e 8 mesi); Francesco Notaris, 55 anni, di Maida (condannato a 20 anni); Francesco Perugino, 64 anni, di Maida (condannato a 16 anni e 8 mesi); Pasquale Rondinelli, 44 anni, di Filadelfia (condannato a 25 anni); Vincenzo Rondinelli, 46 anni, di Filadelfia (condannato a 17 anni); Filippo Ruggiero, 67 anni, di San Gregorio d’Ippona, ex sindaco (condannato a 7 anni e 4 mesi); Andrea Simone Suriano, 47 anni, di Piscopio (condannato a 3 anni e 6 mesi); Domenico Tripodi, 60 anni, di Portosalvo, frazione di Vibo (condannato a 12 anni e 6 mesi).

Le posizioni di Oreste Vona, 46 anni, di Petilia Policastro (prescrizione in primo grado), Salvatore Zungri, 60 anni, di Rizziconi (4 anni e 4 mesi in primo grado), Marco Galati, 59 anni, di Filadelfia (17 anni in primo grado) e Alfredo Papa, 66 anni, di Lucera (condannato a 10 anni in primo grado) verranno discusse dalla Procura Generale il 13 gennaio prossimo.
L’operazione
era scattata nel luglio del 2020 ad opera della Guardia di finanza e dei carabinieri, con il coordinamento della Dda di Catanzaro, permettendo di ricostruire gli affari (dagli appalti nei boschi al controllo dei villaggi turistici) e le dinamiche mafiose del clan Anello di Filadelfia ma anche dei clan Bonavota di Sant’Onofrio, Cracolici di Maierato e Filogaso, Tripodi di Portosalvo e Lo Bianco-Barba-Pugliese di Vibo Valentia. Diversi i Comuni parti civili nel processo, oltre alla Presidenza del Consiglio dei ministri, alla Regione Calabria, alla Provincia di Vibo e al Ministero dell’Interno.