Prostituzione a Catanzaro, chiesto processo per 4 indagati: coinvolto anche un poliziotto

L'accusa è di favoreggiamento della prostituzione. Nell'inchiesta Lucciole figura anche un agente considerato fulcro dell'attività di meretricio

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8 ottobre 2020
14:22
Il Tribunale di Catanzaro
Il Tribunale di Catanzaro

Dovranno comparire il prossimo 21 ottobre dinnanzi al Gup del Tribunale di Catanzaro i quattro imputati coinvolti nell'inchiesta denominata Lucciole e Lanterne su un presunto giro di prostituzione a Catanzaro. La Procura ha, infatti, chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Francesco Bagnato, Giuseppe Borrelli, Bruno Dolce e Antonio Fratto, tutti accusati di favoreggiamento della prostituzione. 

 


Il sistema di prostituzione

Bruno Dolce in concorso con Francesco Bagnato, Giuseppe Borrelli, Ilie Chiriac e Antonio Fratto avrebbe organizzato un sistema teso a favorire attività di meretricio nella provincia di Catanzaro. In particolare, secondo la ricostruizione degli inquirenti, il sistema ruotava attorno al poliziotto in servizio nella questura di Catanzaro, Francesco Bagnato, che organizzava gli incontri con l'appoggio di Giuseppe Borrelli, titolare di un agriturismo a Sersale all’interno del quale veniva esercitata la prostituzione. Il compito di Bruno Dolce sarebbe stato, invece, quello di procacciare clienti dietro compenso economico assieme a Ilie Chiriac, di nazionalità rumena, considerato amico e confidente di Francesco Bagnato e con cui quest'ultimo spesso condivideva i proventi delle attività di prostituzione per le quali si adoperava per selezionare i clienti.

 

Non è stata invece avanzata richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Ilie Chiriac la cui posizione è stata quindi archiviata. Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Arturo Bova, Antonio Lomanaco, Domenico Cortese e Domenico Mazza.

 

 

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