Sedata una protesta nella tendopoli dopo i fatti di San Calogero

Momenti di tensione nell’accampamento di San Ferdinando in seguito all’omicidio del migrante ucciso a colpi di fucile. Gli extracomunitari hanno dato fuoco ad alcuni copertoni bloccando la strada d’accesso

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di Redazione
4 giugno 2018
00:39
Il rogo appiccato nei pressi della tendopoli
Il rogo appiccato nei pressi della tendopoli

Momenti di tensione questa sera nella tendopoli di San Ferdinando, dopo una giornata estremamente nervosa a causa dei fatti che si sono consumati la notte scorsa a San Calogero, dove un migrante è stato ucciso e un altro è stato ferito da un cecchino ancora sconosciuto.

 


Un gruppo di extracomunitari, intorno alle ore 21, ha dato vita ad una protesta bloccando con una cortina di pneumatici, dati alle fiamme, la strada statale che porta alla tendopoli. I pneumatici dati alle fiamme hanno fatto alzare una densa cortina di fumo ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti agenti della polizia, guardia di finanza ma, anche i carabinieri di Rosarno e dei territori limitrofi. Durante la protesta alcuni migranti hanno gettato bottiglie e rifiuti contro le forze dell’ordine.

 

Per alcune ore, dunque, è diventato concreto il timore di una reazione all’omicidio di Soumaila Sacko, il migrante maliano di 29 anni ucciso a colpi di fucile, e al ferimento di altri due migranti (per uno dei due solo escoriazioni causate probabilmente da una caduta) sorpresi a prelevare delle lamiere all’interno di un terreno ubicato nei pressi dell’ex fornace di località “La tranquilla” di San Calogero. Adesso la situazione è rientrata.

 

In tarda serata gli extracomunitari della tendopoli di San Ferdinando hanno abbandonato la protesta ma le forze dell’ordine hanno predisposto e intensificato i servizi di controllo nell’area.

 

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