Farmabusiness, “l’antennista” faccendiere cercava voti per Tallini e il suo rivale Costanzo

Il candidato alle regionali del 2014 nella coalizione di centrosinistra non risulta indagato nell'inchiesta. Tuttavia, nel novembre di quell'anno, chiamò Domenico Scozzafava, abile a procacciare voti: «Vedi di darmi una mano perchè io la partita me la gioco alla grande con lui» (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
4 dicembre 2020
21:13
Domenico Tallini
Domenico Tallini

I voti non hanno colore, almeno fin quando non finiscono nell’urna elettorale. E alla vigilia delle elezioni regionali del 2014 la caccia alle preferenze è senza quartiere. Lo sa bene Domenico Scozzafava, terminale degli appetiti imprenditoriali dei Grande Aracri a Catanzaro ma anche faccendiere abile a procacciare voti. Nell’inchiesta Farmabusiness, istruita dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, “l’antennista” catanzarese viene definito come «grande elettore» di Domenico Tallini, ex presidente del Consiglio regionale finito agli arresti domiciliari con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio.

Le grandi manovre in vista delle regionali

E le grandi manovre per assicurare un brillante risultato elettorale iniziano mesi prima. È l’1 ottobre del 2014 quando Domenico Scozzafava contatta Domenico Tallini anticipandogli la richiesta di un imminente incontro avanzato da «quelle persone». Alle 10.30 Domenico Grande Aracri contatta Domenico Scozzafava per chiedergli conferma dell’incontro con l’assessore Domenico Tallini (all’epoca dei fatti assessore al Personale ndr). E l’antennista si attiva immediatamente, contatta l’assessore alle 20.37: «Ascolta, per dopodomani con quelle persone. Alle dieci che loro sono qui a Catanzaro» conferma e Tallini risponde: «Ma vengono a posta qua a Catanzaro?» e Scozzafava assicura: «No, devono fare altre cose. Lo sai anche perché li faccio venire prima, perché là cominciano a dire che si muovono, hai capito? Per le elezioni, per non bloccarli». Tallini non obietta ma replica con un accondiscendente: «È giusto».


Consenso bipartisan

Ma non è il solo a cercare i favori del terminale di consenso elettorale. Il 4 novembre a contattare l’antennista è Sergio Costanzo, consigliere comunale a Catanzaro ma candidato al Consiglio regionale con la lista Calabria in Rete inserita nella compagine di centrosinistra. Il navigato politico catanzarese, non risulta indagato nell'inchiesta, domanda a Scozzafava: «Ma dimmi una cosa, per questa campagna sei con Mimmo, tu?» Scozzafava in grande imbarazzo conferma l’impegno garantito a sostegno di Domenico Tallini durante le elezioni regionali: «Eh, ti dico la verità sì. Perché già mi aveva fermato». E Sergio Costanzo incalza: «Va bene dai, e vedi se dai una mano pure a me? In qualche maniera, qualche piccolo contributo». E Scozzafava replica: «Va bene Sergiù. Io lo sai che adesso mi trovo in imbarazzo».

Sergio Costanzo però non molla: «Statti tranquillo e non ti preoccupare». Scozzafava cerca di smarcarsi: «Lo sai che ti voglio bene sia a te che a lui. Lo sai». Costanzo non arretra: «Ma statti tranquillo e vedi di darmi una mano perché io me la gioco alla grande la partita con lui». Scozzafava conferma: «Lo so, lo so» e Costanzo continua: «Il seggio a Crotone, è un peccato perdere un seggio». E Scozzafava cede e conferma il suo impegno: «Non ti preoccupare che ho già parlato con mio cognato. Basta che resta tra noi». Costanzo risponde: «Non ti preoccupare, lo sappiamo solo io e te».

Mimmo, numero uno

E del sostegno elettorale garantito ad uno o all’altro candidato alle regionali ne parla ancora Domenico Scozzafava al cugino Giuseppe De Santis residente a Sellia Marina (non indagato nell’inchiesta). Era il 19 novembre del 2014 quando l’antennista intercettato spiegava: «Domani vado a Cutro che devo fare un lavoro» e il cugino domanda: «Un lavoro?». Scozzafava entra così nei particolari: «E per i voti pure. Un poco di voti gliel’ho trovati là pure»; il cugino replica: «Ma a chi state portando?» e Scozzafava con naturalezza: «Eh, e non lo sai a chi porto?». Giuseppe De Santis ipotizza: «A Sergio» e l’antennista replica: «No a Mimmo e ma, infatti, io questo ti volevo chiedere. Ma facciamo una figura, pure che poi non sono effettivi segnami dieci o quindici nomi di Sellia. Pure che dopo sono tre o quattro tanto prendere, li prende i voti».

E Giuseppe De Santis garantisce: «Te li raccolgo non ti preoccupare». Scozzafava rincara: «E vedi tu, che è sempre grazie a lui se partiamo. Dobbiamo ringraziare, la verità». La replica di De Santis: «Al momento è forte e probabilmente sarà sempre il numero uno a Catanzaro, Mimmo. Sei, settemila voti li porta sempre, credo». Scozzafava conferma: «Li porta, li porta. Perché ora li prende pure a Crotone e Vibo».

Giornalista
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