La sua forza e il suo coraggio al centro dell’ultimo romanzo dello scrittore napoletano. La giovane fiorentina si era innamorata di Francesco Frisina, studente fuori sede appartenente a una famiglia di ‘ndrangheta di Palmi. Un sentimento profondo, libero al quale non ha voluto rinunciare. Scomparsa il 22 febbraio 1981, il suo corpo non è stato mai trovato
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Rossella Casini, giovane studentessa fiorentina, scomparve nel 1981. Qualche anno prima si era innamorata di Francesco Frisina, studente fuori sede di Palmi appartenente ad una ‘ndrina della piana di Gioia Tauro nel reggino, in Calabria. Era nata 25 anni prima, nel 1965, Rossella quando in quell’amore tradito dall’amore stesso “sparì”. Era il 22 febbraio di 44 anni fa. Il suo corpo non è stato mai trovato. Il suo nome è tra quelli delle vittime innocenti delle mafie di Libera.
La sua storia è stata ricostruita attraverso atti processuali, dichiarazioni pentiti, intercettazioni, inchieste giudiziarie e relative sentenze, attraverso l’incontro con il cugino (tra i pochissimi familiari ad aver parlato). La storia di Rossella è al centro dell’ultimo libro di Roberto Saviano dal titolo perentorio “L’amore mio non muore” (Einaudi Stile Libero), come a volere restituire al sentimento quell’integrità che l’uomo codardo non è stato capace di riconoscere e di custodire o che forse ha ritenuto sacrificabile in nome del potere e del sangue di famiglia. Una rivalsa verso quel destino già scritto e per il quale l’amore piuttosto che viatico salvezza è stato ritenuto una insidiosa minaccia.
Il coraggio chiamato Amore
«”Dovete smettere di sparare – riporta Roberto Saviano – perché io e Francesco ci vogliamo bene”, disse apertamente a un boss. Rossella era mossa dalla sola necessità felicità, dalla sola necessità di amare Francesco che credeva intrappolato in una vita di violenza e doveri di sangue. Rossella tentò di fermare una faida opponendo il bene che la unisce a Francesco. Questo il suo coraggio. Questa la sua grandezza. Questo il suo Amore, capace di trasformare il mondo. Lei credeva in quell’amore ma è stata tradita nel modo più terribile», racconta ancora Roberto Saviano.
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