Reggio Calabria, spaccio nella movida: due condanne e quattro assolti in appello - NOMI
Il blitz era scattato nell'agosto 2019 con numerose ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Dda. L'inchiesta aveva scoperchiato una presunta organizzazione che trafficava droga nei locali
Due condanne e quattro assoluzioni. Si è concluso così, davanti alla corte d'Appello di Reggio Calabria, il processo "Random",' nato da inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha riguardato una presunta organizzazione che trafficava droga a Reggio Calabria nei locali della movida e che si riforniva di cocaina, marijuana ed eroina nella zona di Sant'Eufemia d'Aspromonte e Sinopoli.
I giudici di secondo grado hanno rideterminato a 20 anni di carcere la pena inflitta ad Antonio Massimo Condello ritenuto dagli inquirenti il “capo promotore” dell'associazione a delinquere. In primo grado, Condello era stato condannato a 20 anni e 4 mesi di reclusione. È stato giudicato colpevole anche Francesco Laurendi al quale la Corte d'Appello ha inflitto 17 anni di carcere.
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Accogliendo le ragioni degli avvocati Francesco Calabrese e Alba Nucera, i giudici hanno assolto Silvia Lipari e Abdelrrahim Ghatoussi che, in primo grado, erano stati condannati rispettivamente a 10 anni e 6 mesi e a un anno e 6 mesi di carcere.
Sono cadute le accuse anche per Yousseif Rachid detto “Italia Uno” e per Naim Faouzi. Entrambi, nel primo processo, erano stati condannati a più di 10 anni di carcere.
Il blitz era scattato nell'agosto 2019 quando i carabinieri avevano eseguito numerose ordinanze di custodia cautelare emesse su richiesta della Dda secondo cui i pusher, alcuni dei quali nordafricani, operavano nel circolo ricreativo “Random” (da qui il nome dato all'inchiesta) che si trova al centro di Reggio e nei pressi di alcuni istituti scolastici della città.