Reggio Calabria - Nove anni di carcere per Debora De Girolamo. Questa la decisione del gup Domenico Santoro nei confronti della titolare dell’agenzia di viaggi "Sixty Seven travel" di Reggio Calabria. La De Girolamo è stata arrestata nell’aprile scorso, dai militari della guardia di finanza, perché accusata di tentata estorsione, calunnia, truffa, appropriazione indebita, insolvenza fraudolenta e utilizzo indebito di carta da credito. La donna, infatti, prometteva vacanze da sogno ai propri clienti ma, si intascava l’acconto motivando la non partenza con il fenomeno dell’overbooking (sovra - prenotazione). Per la Procura questo meccanismo illecito avrebbe fruttato alla donna quasi cento mila euro.


La pena stabilita è stata ben più pesante rispetto quanto richiesto dal pm Antonella Crisafulli in requisitoria che aveva avanzato la richiesta di sei anni e sei mesi di reclusione, più duemila euro di multa.


“Debora de Girolamo aveva tipi diversi di vittime -disse in aula pm Crisafulli - non solo persone comuni che con sacrificio avevano messo da parte risparmi per concedersi una vacanza, ma anche cittadini extracomunitari che volevano tornare al paese d’origine e hanno avuto la malaugurata idea di rivolgersi a lei per comprare i biglietti”.


Il gup Domenico Santoro ha inasprito la condanna e stabilito per la donna 9 anni di reclusione più trecento euro di provvisionale per ogni parte civile, fatta eccezione per la compagnia Royal Caribbean, da risarcire con cinquecento euro.