Riciclaggio da 100 milioni di euro, presentata istanza di dissequestro

Avanzata al Tribunale del Riesame di Como dagli avvocati Francesco e Paola Stilo nell'interesse del calabrese Giuseppe Zinnà e dell'iraniano Ghazvini Alì Khanniarak 

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di G. B.
5 dicembre 2019
15:48

È stato fissato per il 10 dicembre prossimo dinanzi al Tribunale di Como, presieduto dal giudice Valeria Costi, il Riesame proposto da Giuseppe Zinnà, 56 anni, di San Calogero, nel Vibonese, e Ghazvini Alì Khanniarak, 38 anni, cittadino iraniano nato a Teheran. I due sono stati fermati dalla Guardia di finanza a bordo di un’auto nei pressi del valico turistico di Maslianico, in provincia di Como, e trovati in possesso di documentazione di interesse valutario fra cui un assegno, emesso il 5 ottobre 2018 dal Credit Suisse di Ginevra, da ben 100 milioni di euro.

 


La documentazione, unitamente ad un contratto relativo al pagamento di 14 milioni e mezzo di euro, è stato sequestrato dalla Procura di Como che indaga per l’ipotesi di reato di riciclaggio. A fermare al valico turistico di Maslianico l’Alfa 166 guidata da Giuseppe Zinnà, è stata la Guardia di finanza di Ponte Chiasso che, da un controllo sui bagagli, si è accorta della “scottante” documentazione. A presentare l’istanza di dissequestro dell’assegno da cento milioni di euro e del contratto da 14 milioni e mezzo, sono stati gli avvocati Francesco e Paola Stilo che difendono Giuseppe Zinnà e Ghazvini Alì Khanniarak.

Giornalista
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