Rinascita-Scott, lascia il carcere l'imprenditore vibonese Maurizio Fiumara

È accusato di abuso d'ufficio aggravato dalla modalità mafiosa in concorso con il nipote ed ex sindaco di Pizzo Gianluca Callipo in relazione alla gestione del locale Mocambo

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di Luana  Costa
13 maggio 2020
12:22
La conferenza stampa dell’operazione Rinascita-Scott
La conferenza stampa dell’operazione Rinascita-Scott

Lascia il carcere e torna in libertà Maurizio Fiumara, ingegnere e imprenditore di 63 anni di Francavilla, rimasto coinvolto nell'operazione Rinascita Scott, istruita dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, con l'accusa di concorso in abuso d'ufficio aggravata dalle modalità mafiose.

 


Istanza di scarcerazione

Il Gip del Tribunale di Catanzaro ha accolto l'istanza di scarcerazione avanzata dai legali dell'imprenditore vibonese, Francesco Gambardella e Clara Veneto, disponendo la revoca della misura cautelare in carcere. Maurizio Fiumara era stato arrestato perchè in concorso con il nipote, ex sindaco di Pizzo Gianluca Callipo, al comandante della Polizia Municipale, al responsabile dell'ufficio urbanistico e all'assessore ai Servizi Sociali e Urbanistica del Comune di Pizzo aveva omesso illegittimanente di compiere qualsiasi atto amministrativo che avrebbe consentito di dare effettivo esito ad un'ordinanza comunale che prescriveva la revoca dell'agibilità dei locali del Mocambo perchè privi dell'allaccio fognario.

 

Ingiusto vantaggio

In tal modo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, si sarebbe provocato un ingiusto vantaggio a Francesco Isolabella, legale rappresentante della società Futura Unipersonale, a Gregorio Gasparro e a Saverio Razionale, ritenuti soci occulti dell'attività, mantenendo la gestione del locale di ristorazione Mocambo a Pizzo. Ingiusto vantaggio ne avrebbe tratto anche l'ex sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, e suo zio, Maurizio Fiumara, rispettivamente socio e amministratore unico della società Cts Costruzioni Sud che avevano acquistato nel settembre del 2017 mediante una procedura fallimentare, la struttura turistico-alberghiera del Mocambo.

L'accordo per la spartizione del Mocambo

L'accordo sarebbe intervenuto tra le parti consentendo così Francesco Isolabella ed ai soci occulti Saverio Razionale e Gregorio Gasparro, di mantenere la gestione dell'attività di affittacamere e ristorante e a Maurizio Fiumara e a Gianluca Callipo, attraverso la società di cui risultano rispettivamente amministrazione unico e socio, di procedere all'acquisizione dell'immobile mediante procedura fallimentare per l'importo di euro 819mila.

 

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