La vertenza

San Giovanni in Fiore, sit-in degli operatori della Legge 15: pomeriggio l’incontro in Comune

VIDEO | In piazza per chiedere il passaggio a Calabria Verde e il rispetto dei requisiti di accesso agli ammortizzatori sociali. L'iniziativa delle sigle sindacali regionali in attesa dell'incontro previsto per le 15 con il primo cittadino Rosaria Succurro nella sede comunale

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di Francesco Oliverio
23 ottobre 2023
11:38

«Vogliamo una convocazione del tavolo regionale che porti a conclusione l'iter per il passaggio a Calabria Verde e rispetto dei requisiti di accesso agli ammortizzatori sociali». Sono le richieste degli operatori della Legge 15 di San Giovanni in Fiore in stato di agitazione davanti al Palazzo di Città. Una agitazione annunciata dalle sigle regionali di Cgil, Cisl e Uil e partita anche nei Comuni di Longobucco e Acri.

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Un percorso che dura da un ventennio e che non vede la conclusione per molti di loro, questa è una delle paure espressa da chi stamattina è davanti la sede istituzionale «per chiedere al sindaco Rosaria Succurro di farsi promotrice di un incontro alla Cittadella». La piazza "calda" del sole ottobrino è controllata dalle forze dell'ordine quando arriva il sindaco Rosaria Succurro. Gli operai restano fermi in piazza, mentre il primo cittadino dopo aver parlato con i responsabili dell'ordine pubblico entra in Comune.


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Chiudere l'iter del percorso a Calabria Verde, ma anche e soprattutto poter svolgere già delle giornate lavorative nel 2023, così da poter raggiungere il minimo utile per poter produrre la domanda di disoccupazione nel maggio 2025 per il biennio precedente. In piazza ci sono i segretari cittadini di Cgil Mariagrazia Cortese e della Cisl Giovanni Bitonti per una giornata campale che si concluderà alle 13, in attesa dell'incontro con l'amministrazione comunale florense previsto per le 15 di oggi.

«L’assemblea tratterà il tema del passaggio volontario dei lavoratori all’ente Calabria Verde - è scritto nella nota firmata dai segretari regionali della Nidil Cgil Ivan Ferraro, della Felsa Cisl Gianni Tripoli e della Uiltemp Oreste Valente - ed è dovuta alla mancata convocazione della Regione Calabria nonostante il nostro sollecito di incontro urgente inviato lunedì 16 scorso, visto l’avvicinarsi della conclusione dell’annualità 2023 e, di conseguenza al sempre più stretto margine per completare l’iter burocratico da parte della Regione Calabria affinché non vengano meno i requisiti di accesso agli ammortizzatori sociali, parte integrante del mantenimento dei livelli retributivi nell’annualità 2024 così come concordato nel percorso per loro disegnato». 

 

 

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