Asp Catanzaro, migliorano i conti ma è sempre profondo rosso: deficit di 32 mln di euro

Disavanzo gallopante nell'azienda sciolta per infiltrazioni mafiose 

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di Luana  Costa
23 settembre 2020
18:10
L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro
L’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro

Chiude con una perdita secca di 32 milioni di euro il bilancio d'esercizio 2019 dell'azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, ente sciolto per infiltrazioni mafiose e attualmente guidato da una commissione straordinaria. Il varo del documento, approvato oggi dai vertici aziendali, attesta però un parziale rientro rispetto al bilancio dell'annualità precedente - 2018 - quando la voragine contabile segnava un disavanzo di ben 56 milioni.

 


Disavanzo gallopante

Una cavalcata andata avanti per anni almeno dal 2014, quando lo sforamento era di 7 milioni e mezzo ma poi proseguito con un trend negativo fino ad oggi. Basti pensare che nel giro di sei anni si è passati da un deficit di 19 milioni nel 2015, di 26 milioni nel 2016 fino ai 56 milioni del 2018. Non a caso la stessa terna commissariale alla guida dell'ente aveva proposto nel dicembre del 2019 al commissario ad acta, Saverio Cotticelli, l'avvio della procedura per il dissesto finanziario, ravvisandone i presupposti.

 

Gravi anomalie

Nella relazione di accompagnamento al documento contabile si confermano, infatti, "gravi anomalie nella gestione economica dell'azienda". Per il sesto anno consecutivo, quindi, l'azienda conferma uno strutturale disequilibrio ricondotto "alla mancata assegnazione dei necessari fondi da parte della Regione, al fine di garantire la copertura integrale dei costi sostenuti dall'azienda per assicurare i livelli essenziali di assistenza.

 

Macchina mangiasoldi

Fiumi di denaro, tuttavia, scorrono nelle casse dell'azienda. Nel 2019 l'Asp di Catanzaro ha ricevuto come contributo in conto d'esercizio a destinazione indistinta per le funzioni direttamente gestite dalla Regione di 500 milioni di euro, quasi 158 mila di euro per la cura della fibrosi cistica, 996 mila a titolo di rimborsi per la spesa sostenuta per l'acquisto delle vaccinazioni, 639 mila per l'espletamento dei concorsi finalizzati all'assunzione o alla stabilizzazione di nuovo personale oltre alle quote vincolate per il raggiungimento degli obiettivi di piano, per l'acquisto di farmaci innovativi e oncologici.

 

 

Giornalista
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